Ultime notizie

Prevenzione della corruzione, dall'Anac precisazioni per gli ordini e i collegi professionali

L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha riscontrato la non corretta individuazione del soggetto cui affidare i compiti di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (Rpct) all’interno degli ordini e dei collegi professionali

venerdì 29 novembre 2019 - Redazione Build News

1_a_b_a-anac_v-c

Nell’ambito dell’attività di vigilanza, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha riscontrato la non corretta individuazione del soggetto cui affidare i compiti di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (Rpct) all’interno degli ordini e dei collegi professionali.

Con un comunicato del Presidente del 28 novembre 2019, che riportiamo, l'Anac fornisce alcune precisazioni sull’applicazione della normativa sulla prevenzione della corruzione negli ordini e nei collegi professionali in merito alla nomina del Rpct.

Nell’ambito dell’attività di vigilanza, l’Autorità ha riscontrato la non corretta individuazione del soggetto cui affidare i compiti di RPCT all’interno degli ordini/collegi professionali.

Come già chiarito nell’approfondimento del PNA 2016, Sezione III dedicata agli ordini/collegi professionali e nel PNA 2019, parte IV, § 1, I criteri di scelta del RPCT, il RPCT deve essere individuato da ciascun consiglio nazionale, ordine e collegio professionale (sia a livello centrale sia a livello locale) in un dirigente interno, a conoscenza delle dinamiche e dell’organizzazione dell’Ente di cui fa parte e che pertanto può svolgere al meglio le funzioni e i compiti previsti dalla normativa vigente.

Qualora l’ordine/collegio, a causa del numero limitato, assegni a propri dirigenti compiti gestionali, sarà possibile individuare quale RPCT uno di tali dirigenti dando la preferenza a quelli cui sono assegnati i compiti gestionali più compatibili con il ruolo di RPCT.

In caso di assenza di personale dirigenziale, sarà possibile individuare quale RPCT un profilo non dirigenziale, ferma restando la scelta di personale interno all’Ente.

È, inoltre, da considerarsi come un’assoluta eccezione la nomina di un dirigente esterno. Nel caso, sussiste un preciso onere di congrua e analitica motivazione anche in ordine all’assenza di soggetti aventi i requisiti previsti dalla legge.

In via residuale e con atto motivato, il RPCT potrà coincidere con un consigliere dell’Ente, purché privo di deleghe gestionali. In tal senso, dovranno essere escluse le figure di Presidente, Consigliere segretario o Consigliere tesoriere.

Pertanto, è da escludersi che possa essere individuato quale RPCT un consigliere eletto presso altra circoscrizione territoriale del medesimo consiglio/ordine o un consulente esterno.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore