Al via questa mattina a Palazzo Piacentini il tavolo di confronto sulla filiera di distribuzione carburanti al fine di realizzare il riordino del settore. Presenti il Ministro Urso con il Sottosegretario Massimi Bitonci, con i rappresentati degli altri dipartimenti coinvolti del Mase, del Mef e del Mit e i rappresentanti del settore, dai gestori alla pompa al comparto industriale, ai produttori.
Urso durante il suo intervento di apertura dei lavori ha sottolineato il massimo impegno del Governo per un completo riassetto di tutta la filiera: “Come promesso abbiamo aperto un confronto continuativo, non occasionale o strumentale, per rispondere e risolvere le questioni che i rappresentanti del settore ci hanno sottoposto nelle scorse settimane al termine del quale è nostra intenzione presentare un provvedimento organico di riordino del settore”. “Insieme al sottosegretario Bitonci – ha continuato il Ministro - lavoreremo affinché nei prossimi mesi si approfondiscano tutte le questioni con gli attori e i ministeri competenti: Mimit Mase, Mef e Mit”.
Temi principali: ristrutturazione della rete di distribuzione e sviluppo della rete delle ricariche elettriche; la contrattualistica e rapporti tra operatori e filiera; l’utilizzo e costi degli strumenti di pagamento elettronico.
Sarà invece dedicata successivamente una sessione ad hoc sulla rete autostrade insieme al Mit.
“Il tavolo carburanti – ha dichiarato il sottosegretario Massimo Bitonci – è la sede idonea per trovare il giusto compromesso e risolvere le criticità”.
Sulla situazione dei prezzi dei carburanti, il ministro Urso ha aggiunto: “I dati del nostro Osservatorio ci confortano: nell’ultima settimana in Italia non vi è stato il temuto impatto del nuovo embargo petrolifero sui prodotti russi; anzi, si è registrata una costante leggera flessione dei prezzi alla pompa. Siamo sulla strada giusta e questo spero contribuisca ad un confronto sereno con operatori e consumatori”. Riguardo al decreto legge Trasparenza in esame alla competente commissione della Camera, Urso ha commentato “per rispetto al Parlamento, crediamo sia giusto che il confronto prosegua ora in quella sede”.