Per la prima volta nella storia del premio più prestigioso per l'architettura, il Pritzker Prize è stato assegnato postumo. Frei Otto, vincitore dell'edizione 2015 di quello che è considerato il 'Nobel per l'architettura', è infatti morto lo scorso 9 marzo e la giuria del Premio ha deciso di anticipare di due settimane l'annuncio ufficiale dell'assegnazione, precisando che la decisione era stata presa quando l'architetto era ancora in vita.
La carriera di Frei Otto è un modello per le generazioni di architetti e la sua influenza continuerà a essere percepita", ha detto Tom Pritzker, presidente della fondazione che assegna il premio. La notizia della sua morte - ha aggiunto - è tristissima, senza precedenti nella storia del premio. Noi siamo grati che la giuria l'abbia assegnato mentre era ancora in vita.
Tra le motivazioni, le sue idee "visionarie, lo spirito curioso, la fede nella condivisione delle conoscenze e delle invenzioni e il modo di utilizzare con attenzione e parsimonia le risorse."
Il re delle tensostrutture
Considerato il “re delle tensostrutture”, come testimonia il suo capolavoro, il parco delle Olimpiadi di Monaco di Baviera del 1972, con l’Olympiastadion e la sua copertura trasparente a forma di ragnatela, Otto Frei ha fatto della ricerca materica il suo concept architettonico. Le sue creazioni sono il risultato di una sperimentazione nel campo delle strutture in tensione e delle coperture sospese e dell'utilizzo di materiali naturali, leggeri e dal basso impatto ambientale.
Breve biografia e opere
Nato nel 1925, 89 anni, Frei era cresciuto a Berlino e aveva iniziato il suo lavoro di progettista in veste di prigioniero di guerra vicino a Chartres, e nel 1954 conseguì il dottorato in ingegneria civile, di nuovo a Berlino.
Oltre allo stadio di Monaco citato prima tra i suoi lavori più conosciuti ci sono il padiglione della Repubblica Federale tedesca all’Expo di Montréal del 1967 e il tetto del padiglione giapponese dell’Expo 2000 di Hannover con Shigeru Ban, vincitore del Pritzker nel 2014.
Praemium Imperiale per l’architettura nel 2006, l'anno successivo era anche stato insignito della Royal Gold Medal, riconoscimento annuale per l’architettura che viene assegnato dal Royal Institute of British Architects.