È lo studio catalano RCR, costituito da Rafael Aranda, Ramón Vilalta e Carme Pigem, il vincitore del Pritzker Prize 2017, considerato il ‘Nobel per l’architettura’. E’ la prima volta che il Premio viene assegnato a tre architetti.
Dopo due anni di riconoscimenti che possono essere definiti ‘sociali’- nel 2014 è stato affidato a Shigeru Ban, architetto specializzato in interventi in contesti di emergenza e nel 2015 al cileno Alejandro Aravena, impegnato in progetti a servizio degli ultimi- il Pritzker Prize torna a guardare all’estetica e al rapporto dell’architettura con il contesto naturale. Ribadendo ad ogni modo la volontà di guardare ad esperienze che non rientrino nei modelli delle archistar.
Fondato nel 1988 a Girona, lo studio RCR Arquitectes da un trentennio lavora a progetti orientati soprattutto all’edilizia pubblica, tra cui edifici scolastici, musei e biblioteche. Ad essere premiata è la capacità dello studio di creare una forte connessione con i siti in cui opera. Uno studio che ha preferito, come si legge nel commento delle giuria, ‘rimanere strettamente legato alle proprie radici”, operando attraverso una continua collaborazione e un continuo scambio di idee e dialoghi.
Vediamo alcune delle opere più importanti del trio.
RCR arquitectes, Casa Entremuros, 2012. Olot (Girona), Spagna
RCR arquitectes, Bell–Lloc Winery, 2007. Palamos (Girona), Spagna
RCR Arquitectes, Soulages Museum, 2014, Rodez, Francia
RCR Arquitectes, La Lira Theater Public Open Space, 2011, Ripoll, Girona, Spagna
RCR Arquitectes, El Petit Comte Kindergarten, 2010, Besalu, Girona, Spagna