Il Dipartimento regionale tecnico dell'Assessorato delle infrastrutture e della mobilità della Regione Siciliana ha emanato la circolare n. 029212 del 6 febbraio 2019 recante “Linee guida per la definizione delle procedure di avvio e conduzione del processo delle opere pubbliche in Sicilia”, finalizzata a chiarire, in relazione alla specificità della normativa regionale, l’iter della progettazione delle opere pubbliche individuato dal Codice dei Contratti di cui al D. Lgs. 50/2016 e ss. mm. ed ii, come recepito in Sicilia con legge n. 8/2016 modificativa della l. r. 12/2011.
La circolare ricorda che “il Codice degli appalti (D. Lgs n. 50/2016 e ss. mm. ed ii) ha introdotto innovazioni riguardanti il ciclo dell’opera pubblica.
Esso cristallizza una netta distinzione tra progettazione ed esecuzione dei lavori che ha rilevanti impatti nel processo che porta alla realizzazione dell’opera.
Nello schema sotto riportato sono state sintetizzate le principali fasi del processo riguardante la realizzazione di un’opera pubblica:
L’effetto della distinzione tra progetto ed esecuzione dei lavori, insieme all’introduzione di altri nuovi istituti, quale ad esempio il dibattito pubblico, determinano in ciascuna delle su indicate fasi, una diversificazione di attività precedentemente previste “disgiunte” oppure “accorpate”.
Ciò riguarda innanzitutto gli strumenti di programmazione ma anche progettuali e di finanziamento.
Ad esempio la separazione del finanziamento della progettazione da quello dell’opera ha determinato l’introduzione del Programma biennale dei servizi e delle forniture, al cui interno troveranno collocazione anche i servizi di architettura e ingegneria.
Inoltre, l’accorpamento dello studio di fattibilità e progetto preliminare in progetto di fattibilità tecnica ed economica ha rafforzato l’esigenza di anticipare le attività di indagine (geologiche e archeologiche) rispetto allo stesso primo livello della progettazione, rivisitato appunto in progetto di fattibilità tecnica ed economica.
Ed ancora, l’introduzione, per alcune opere, del dibattito pubblico sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica ha determinato comunque l’esigenza di anticipare parte delle procedure approvative esterne alla stazione appaltante, introducendo una prima conferenza dei servizi ex ante il dibattito pubblico.
Appare pertanto chiaro che il processo che porta alla realizzazione di un’opera pubblica non può più svilupparsi secondo i canoni suggeriti dal vecchio codice, ma vanno ricalibrati in relazione al quadro normativo in atto vigente”.
In allegato la circolare della Regione Siciliana