L'ecosistema delle costruzioni rappresenta quasi il 5,5% del PIL dell'UE e dà lavoro a circa 25 milioni di persone in oltre 5 milioni di imprese. L'industria dei prodotti da costruzione conta 430mila imprese nell'UE, con un fatturato totale pari a 800 miliardi di euro. Si tratta principalmente di piccole e medie imprese, che costituiscono una risorsa economica e sociale fondamentale per le comunità locali nelle regioni e nelle città europee.
Gli edifici sono responsabili di circa il 50% dell'estrazione e del consumo di risorse e di oltre il 30% dei rifiuti totali prodotti ogni anno nell'UE. Inoltre, sono responsabili del 40% del consumo energetico dell'UE e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra associate all'energia.
Adottato il nuovo regolamento sui prodotti da costruzione (CPR)
Il Consiglio dell'Unione europea ha adottato il 5 novembre 2024 il nuovo regolamento sui prodotti da costruzione (CPR) che aggiorna la legislazione vigente in questo settore, risalente al 2011.
La revisione del regolamento sui prodotti da costruzione fa parte del pacchetto di misure che la Commissione ha presentato il 30 marzo 2022, insieme al regolamento sulla progettazione ecocompatibile e alla strategia dell'UE per prodotti tessili sostenibili e circolari. Tali misure fanno parte del Green Deal europeo e del piano d'azione per l'economia circolare.
Il nuovo regolamento “armonizza le norme dell'UE per la commercializzazione di tali prodotti, ne facilita la libera circolazione nel mercato unico, riduce gli oneri amministrativi e promuove l'economia circolare e lo sviluppo tecnologico in tale settore”, spiega il comunicato del Consiglio Ue.
“Il CPR aggiorna le norme vigenti dell'UE in tale settore, offre l'opportunità di adeguare la normazione ai nuovi sviluppi tecnici, fornendo ai consumatori informazioni di maggiore qualità grazie alla creazione di passaporti digitali dei prodotti e agevolando le scelte verdi. Il nuovo regolamento facilita l'adozione di nuove norme, conferisce alla Commissione il potere di adottare specifiche comuni a determinate condizioni quando il consueto percorso di normazione è bloccato e prevede lo sviluppo di un sistema di passaporti digitali per i beni da costruzione.
Cambia la definizione di "prodotto da costruzione"
Il regolamento adottato modifica la definizione di "prodotto da costruzione". Il CPR stabilisce gli obblighi dei fabbricanti, degli importatori e degli altri operatori economici e rafforza la vigilanza del mercato e la tutela dei consumatori. Allo stesso tempo, il CPR rispetta il fatto che il diritto di regolamentare le opere di costruzione rimane di competenza nazionale”.
Pubblicazione in GUUE
Dopo la firma da parte della presidente del Parlamento europeo e del presidente del Consiglio, il regolamento sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione.
Gli articoli del regolamento relativi all'elaborazione delle norme saranno applicabili un mese dopo la data di entrata in vigore. Tutti gli altri articoli del regolamento si applicheranno un anno dopo la data di entrata in vigore, a eccezione dell'articolo 92 (relativo alle sanzioni), che si applicherà due anni dopo la data di entrata in vigore.
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