L'andamento su base annua della produzione nelle costruzioni in Italia registra un calo dell’1,9% nel 2015, ma in sensibile decelerazione rispetto ai forti cali degli anni precedenti: -6,9% nel 2014, -10,7% nel 2013 e -13,4% del 2012.
Lo sottolinea Confartigianato che osserva come il calo annuale della produzione nelle Costruzioni in Italia è più intenso di quello registrato dall’Eurozona (-1,0%), mentre fanno meglio i Paesi dell’Ue al di fuori dell’area a valuta comune con un aumento della produzione nell’Ue a 28 dello 0,8%. In particolare si osserva che nel 2015 la dinamica della produzione nell’Uem torna in negativo interrompendo il recupero del 2014 quando nell’area registrò un aumento dell’1,6%.
Tra i maggiori Paesi dell’Unione solo la Spagna segna nel 2015 un aumento della produzione delle Costruzioni dell’1,0%, peraltro fermando il recupero vorticoso (+17,5%) del 2014, mentre la produzione in Germania scende del 2,2%, e in Francia del 4,2%; in crescita l’attività edilizia nel Regno Unito (+3,3%).
Nel corso del 2015 i paesi maggiormente dinamici dal punto di vista delle attività di costruzione sono la Repubblica Slovacca con un aumento del 18,6%, Svezia con un +14,1%, Romania con un +10,6%, Olanda con un +8,2% e Repubblica Ceca con un +5,6%.
Estendendo l’analisi del settore al mercato del lavoro, Confartigianato evidenzia che nella media dei primi tre trimestri del 2015 l’occupazione nelle Costruzioni in Italia è diminuita dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2014 e – dal confronto internazionale – risulta in controtendenza rispetto alla dinamica positiva dell’Eurozona (+0,6%) e dell’Unione europea (+0,3%). Nel dettaglio dei cinque principali Paesi dell’Ue a 28, si osserva in Spagna la più ampia crescita (+10,0%) degli occupati nelle Costruzioni; in lieve aumento (+0,3%) l’occupazione in Germania mentre il Regno Unito registra la stessa dinamica dell’Italia (-0,4%), posizionandosi davanti alla Francia che mostra una più ampia flessione (-3,4%).
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