Lo scorso 10 gennaio, l'Inps ha pubblicato delle schede informative sulle principali novità in materia previdenziale introdotte dalla legge di Bilancio 2017.
Tra queste – ricorda Confprofessioni - c'è la possibilità per i professionisti, ad oggi riservata soltanto a dipendenti pubblici e privati, autonomi e iscritti alla gestione separata, di cumulare gratuitamente i contributi versati nelle diverse casse di previdenza private. Un’altra novità, rivolta a tutti, riguarda l’estensione del cumulo pro quota dei periodi contributivi prima limitato ai soli fini della pensione di vecchiaia, anche a quelli della pensione anticipata.
In sostanza, dal 2017, i professionisti possono cumulare gratuitamente contributi versati alla cassa professionale di appartenenza e ad altre gestioni previdenziali per raggiungere prima la pensione, che viene calcolata pro quota in base alle regole delle diverse gestioni.
Con questa riforma, l’Inps stima che nei prossimi tre anni potrebbero andare in pensione circa 35 mila professionisti in più, mentre dal 2020 le platee di uscita oscillerebbero tra i 13 e i 15 mila l’anno.
I professionisti restano invece esclusi dall’anticipo pensionistico APE, pertanto, non potranno andare in pensione a 63 anni chiedendo il finanziamento e poi restituendo l’importo a rate con la maturazione della pensione.
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