Nell’ambito dell’esame del disegno di legge sul lavoro autonomo, il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, ha ricevuto giovedì scorso i rappresentanti della Rete delle Professioni Tecniche.
La delegazione della RPT era così composta: Maurizio Savoncelli (Consigliere RPT e Presidente Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati), Nausicaa Orlandi (Consigliere RPT e Presidente Consiglio Nazionale Chimici), Massimo Crusi (Consigliere Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori), Marcella Cipriani (Consigliere Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali), Marcello Polverari (Consigliere Consiglio Nazionale Periti Agrari e Periti Agrari Laureati), Massimiliano Pittau (Direttore Fondazione Consiglio Nazionale Ingegneri) e Marco Antonucci (Avvocato del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori).
“La Rete delle Professioni Tecniche – ha dichiarato Maurizio Savoncelli che ha guidato la delegazione dei professionisti tecnici – prendendo come punto di riferimento l’approccio che il Senato ha avuto in tema di lavoro autonomo, auspica un ulteriore miglioramento del provvedimento in un quadro di condivisione tra noi e la Commissione. In particolare, siamo rimasti favorevolmente colpiti dalla disponibilità dimostrata dal Presidente Damiano a proposito dei parametri di riferimento per la determinazione dei compensi. Ci sembra sia stata recepita la necessità di una loro introduzione, abbinata all’adozione di precisi standard di qualità, al fine di fornire ai committenti un punto di riferimento per valutare la prestazione del professionista”.
“La RPT – ha detto Nausicaa Orlandi - ha sottolineato il ruolo del professionista per la collettività, e dunque ha ribadito l’importanza di continuare nel processo atto a conferire ai professionisti un ruolo sussidiario rispetto a funzioni di autorizzazione, verifica e controllo. I professionisti sono infatti pronti, nell’ambito delle proprie competente e responsabilità, per le attività di certificazione – asseverazione - verifica - controllo al posto della Pubblica Amministrazione, così da agevolare la stessa nello svolgimento delle attività e dedicare risorse ad altre specificità. Ci sembra infatti sia stata recepita anche la necessità di mettere in atto misure di deducibilità dei costi per i professionisti, in primis quelli derivanti da attività di formazione continua e certificazione di competenze professionali”.
In occasione dell’incontro i rappresentanti della Rete hanno presentato una serie di proposte atte a migliorare il Jobs Act autonomi. Tra queste il rilancio delle Società tra Professionisti (STP), interventi in materia previdenziale e modifiche normative in merito al reddito del lavoro autonomo.