È pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.124 del 29 maggio 2019 il decreto 20 maggio 2019 del Ministero per i beni e le attività culturali, recante “Procedura per la formazione degli elenchi nazionali di archeologi, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, antropologi fisici, esperti di diagnostica e di scienza e tecnologia applicate ai beni culturali e storici dell'arte, in possesso dei requisiti individuati ai sensi della legge 22 luglio 2014, n. 110”.
Il provvedimento, composto da 12 articoli, istituisce presso il Mibac gli elenchi nazionali dei professionisti competenti ad eseguire interventi sui beni culturali. Sette gli elenchi professionali previsti: archeologi, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, antropologi fisici, esperti di diagnostica e di scienze e tecnologia applicate ai beni culturali, storici dell’arte.
Questo decreto – IN ALLEGATO - consolida il raccordo tra percorsi formativi, competenze e professioni nei beni culturali e può essere utilizzato come strumento utile per processi di selezione nel mondo del lavoro.
Il provvedimento, che si attendeva dal 2014, è stato il frutto di una complessa e articolata concertazione tra diversi soggetti e, tra questi, la Direzione Generale Educazione e Ricerca, il Consiglio Superiore dei Beni Culturali, l’Ufficio legislativo del Mibac, le associazioni professionali, le organizzazioni imprenditoriali e quelle sindacali, l’ufficio di Gabinetto del Mibac, il Miur, il Ministero del Lavoro, le Commissioni Parlamentari, la Conferenza Stato-Regioni e il Consiglio Universitario Nazionale. Il decreto firmato da Bonisoli risulta particolarmente importante poiché prevede un processo di inserimento negli elenchi, non soltanto sulla base della professione ma, all’interno dello stesso elenco professionale, sulla base delle competenze acquisite così come dagli standard del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF).