È stata sospesa dall’Ente Italiano di Accreditamento la circolare n. 8, pubblicata in data 15 Marzo 2019, avente ad oggetto “Disposizioni in materia di certificazione e accreditamento per la conformità alla norma UNI 11337-7:2018 “Edilizia e opere di ingegneria civile – Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni - Parte 7: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza delle figure professionali coinvolte nella gestione e nella modellazione informativa”.
Una normazione tecnica che in materia di BIM (Building Information Modeling) voleva colmare un vuoto per le professioni non organizzate (Legge n. 4 del 2013), dedicando l’articolo 6 all’autoregolamentazione volontaria e alla qualificazione dell’attività dei soggetti che esercitano le professioni non regolamentate.
La circolare stabiliva che per essere ammesso all’esame di certificazione il candidato deve essere in possesso della Laurea magistrale o quinquennale di laurea specialistica conseguita secondo gli ordinamenti didattici vigenti al momento, ed essere iscritto ai relativi albi professionali (LEGGI TUTTO).
A determinare la decisione di Accredia, le reazioni del mondo istituzionale, universitario e delle categorie professionali che si sono levate altissime dopo la pubblicazione del documento. Alla decisione di Accredia è seguito l’annuncio dell’apertura di un tavolo di confronto con le parti interessate.
“Quando si commette un errore, tornare sui propri passi denota sempre una scelta positiva”, commenta il Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli. “Per la nostra Categoria è necessario prendere in considerazione due elementi - riprende il Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – circa il primo, è che le attività di progettazione, riservate dalla legge ad alcune categorie professionali, vanno tenute nettamente distinte dalla modellazione BIM, per le quali è prevista la nuova certificazione. Il secondo aspetto, invece, riguarda proprio la certificazione: è evidente che questa non può escludere i soggetti non laureati. Se così fosse, si attuerebbe una distorsione del mercato assolutamente incomprensibile”.
In un articolo sull’argomento pubblicato da Il Sole 24 Ore nell’edizione di sabato 23 marzo 2019, viene anticipato che, “per alcune delle quattro professionalità da certificare, il paletto della laurea sarà cancellato: Bim Specialist, Bim Coordinator, Bim Manager e Cde Manager. E’ possibile però che si vada addirittura oltre, cancellando del tutto il requisito della laurea”.