I cambiamenti sociali e il profilarsi
di sempre nuove emergenze economiche, climatiche e ambientali,
evidenziano la necessità di una vera cultura della sostenibilità.
Si tratta di una sfida multidisciplinare, che coinvolge la politica,
l’economia, le scienze e, naturalmente, l’architettura.
Da questo presupposto nasce SOS – School of Sustainability, un progetto internazionale di educazione post laurea, ideato dall’Architetto Mario Cucinella con l’obiettivo di condividere sapere teorico e competenze tecniche per formare i futuri professionisti della sostenibilità.
Il progetto SOS è stato presentato oggi a Roma presso la sede del Consiglio Nazionale Architetti, con il supporto del Ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti, del Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera e Presidente onorario di Legambiente, Ermete Realacci, e del Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Leopoldo Freyrie.
PIATTAFORMA PER LO STUDIO E LA CONDIVISIONE DI NUOVE SOLUZIONI SOSTENIBILI. Concepito come un laboratorio di ricerca per indagare i temi più attuali legati al “costruire e vivere sostenibile”, SOS si rivolge ai neolaureati in architettura, ingegneria, design o a chi abbia completato gli studi in discipline inerenti l’economia, la climatologia, la geografia e voglia intraprendere un percorso di specializzazione nell’ambito della sostenibilità.
Fondamentale nel percorso formativo di SOS, sarà la collaborazione con professionisti e aziende, che promuoveranno i temi di indagine sulla base delle urgenze riscontrate nelle loro attività quotidiane. Secondo il principio di “Education: Learning by Doing”, SOS avrà dunque la funzione di piattaforma per lo studio e la condivisione di nuove soluzioni sostenibili.
CORSI A BOLOGNA DA SETTEMBRE. I
corsi di SOS – School of Sustainability si terranno a Bologna a
partire da settembre 2015 e saranno aperti a 60 studenti selezionati
in ogni parte del mondo, che si divideranno in quattro curricula
principali: Architecture as a Social Business, Post Carbon
Architecture, Right for a Quality Shelter, Blue Design.
Ogni corso prevede 1500 ore, tra lezioni teoriche, laboratori e studio individuale, articolate in un periodo di 12 mesi.
Insieme a Mario Cucinella, il board che ha delineato il progetto SOS è composto da: il professore Mario Abis, la library consultant Antonella Agnoli, l’economista e partner di SCOA Renzo Baccolini, l’architetto Alessio Battistella, il direttore di Disegno. La Nuova Cultura Industriale Stefano Casciani, la giornalista e Cultural Strategist Cristiana Colli, il vice presidente della Fondazione del World Summit of Nobel Peace laureates, Enzo Cursio, il capo redattore di Nova24 Luca De Biase, l’architetto Brian Ford, il paesaggista Andreas Kipar, il direttore di The Plan Nicola Leonardi, il climatologo Antonio Navarra, il segretario generale di Symbola Fabio Renzi, il fondatore della ONLUS Vento di Terra, Annibale Rossi, la professoressa Marina Timoteo e il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini.
NON È UNA SCUOLA TRADIZIONALE. “Non si tratta di una scuola tradizionale. SOS nasce per lanciare un messaggio: urgenza di futuro – spiega Mario Cucinella, fondatore MCArchitects e ideatore del progetto SOS –. Sarà un sensore sensibile ai grandi cambiamenti, un luogo di scambio aperto a giovani creativi e ricercatori, professionisti e imprese del settore per sviluppare progetti innovativi per un impatto positivo sulla società, l’economia e l’ambiente, attraverso la ricerca e la sperimentazione. Bologna è la sede ideale per un’iniziativa ambiziosa come SOS, perché da sempre è riconosciuta come città aperta e ricettiva nei confronti degli studenti, così come per la sua attenzione ai temi cui il nostro progetto è dedicato.”
E’ una iniziativa significativa – ha commentato l’Arch. Leopoldo Freyrie, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti - non solo dal punto di vista culturale e formativo: lo è anche e soprattutto perché guarda al futuro delle nostre città che devono essere al centro di un progetto integrato sull'habitat. Un progetto capace di mettere assieme la rigenerazione degli spazi pubblici con il ciclo virtuoso dei rifiuti; il risparmio energetico e idrico con la qualità dell'architettura; la mobilità intelligente con la sicurezza delle case. Rigenerazione e sviluppo rappresentano un binomio inscindibile e la realizzazione di un habitat migliore è anche un fruttuoso investimento economico, così come è dimostrato esserlo in Germania, in Svezia, in Francia e in altre realtà europee.
La sostenibilità ambientale delle scelte economiche – ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, in un saluto a SOS - rappresenta la vera grande prospettiva di crescita per il nostro Paese e per l’Europa. Il nuovo modello di sviluppo dovrà essere quello circolare, del riuso e della rigenerazione, completamente opposto a quello dello spreco di risorse che ha determinato povertà e diseguaglianze sociali. Educare le migliori energie, dai più giovani nelle scuole ai nuovi professionisti, al vivere sostenibile rappresenta una missione culturale ed economica che questo governo, anche con l’aiuto di realtà come SOS, vuole portare a termine con la massima determinazione.
La sfida per rilanciare il Paese - dichiara Ermete Realacci, presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera e Presidente di Symbola - passa dalla bellezza, dalla qualità, dall’innovazione, dalla green economy, avendo come bussola un’Italia che guarda al futuro e chiama a raccolta le sue energie e i suoi talenti migliori. Un’Italia che fa l’Italia. Una via che ha una tappa obbligata anche nella buona architettura e nell’edilizia legata al risparmio energetico, alla sicurezza antisismica, alla rigenerazione urbana, alla corretta gestione del territorio. E che può rendere non solo più sicure, ma anche più belle e più vivibili le nostre città, creando al contempo buon lavoro legato al territorio. Una visione che oggi trova nella School of Sustainability un nuovo importante strumento per affermarsi.