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Professionisti, le proposte CNA per la legge di stabilità

Misure strutturali su Fisco, Irap, Formazione, Previdenza e Welfare

mercoledì 21 ottobre 2015 - Redazione Build News

legge_stabilita_2016

“Le misure annunciate dal presidente del Consiglio delineano un percorso coerente verso il riconoscimento del diritto dei professionisti a fisco, previdenza e welfare costruiti e modellati sulle loro esigenze specifiche”.

Lo ha sottolineato il Segretario Generale della Cna, Sergio Silvestrini, intervenendo al convegno dedicato a “Legge di Stabilità. Le proposte di Cna Professioni” a Roma.

PASSARE DAGLI ANNUNCI AI PROVVEDIMENTI CONCRETI. “Ora gli annunci – aggiunge Silvestrini – dovranno trasformarsi in provvedimenti concreti e le misure temporanee diventare strutturali: è il caso del blocco dell’aliquota contributiva, che noi chiediamo anche di abbassare, gradualmente, al 24 per cento. E’ innegabile la sensazione di essere all’avvio di una nuova stagione delle professioni”.

“Far entrare i professionisti senza Albo nell’agenda di governo, e contribuire al riconoscimento dei loro diritti minimi di cittadinanza, è stato il caposaldo della scelta di Cna di fondare e organizzare Cna Professioni. Una scommessa, la riteneva qualcuno. Una scommessa, a conti fatti, vinta”, afferma Silvestrini.

LE NOVITÀ POSITIVE DELLA LEGGE DI STABILITÀ. Secondo la Cna, con la legge di stabilità 2016 approvata la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri, “il Governo ha messo in campo scelte importanti per i professionisti. Dalle modifiche al nuovo regime forfetario, all’aumento della franchigia Irap a 13 mila euro, alla deduzione integrale delle spese di formazione (fino a 10.000 euro l’anno). In materia previdenziale, il blocco dell’aliquota contributiva al 27%, posto in essere per l’anno 2014 e prorogato anche per il 2015, rappresenta un buon punto di partenza per arrivare alla revisione del sistema di sicurezza sociale per i professionisti iscritti alla Gestione separata. A questo punto è necessario completare il lavoro”.

LE PROPOSTE DI CNA PROFESSIONI

Fisco. Nel 2013 Cna ha presentato “alcune proposte specifiche per alleggerire la fiscalità degli autonomi. Obiettivo di fondo un regime forfetario efficace, al quale affiancare vere semplificazioni amministrative, e la riduzione del carico fiscale per tutti gli autonomi, e non solo per coloro che iniziavano un’attività. Nelle bozze della Legge di Stabilità 2016 troviamo le prime risposte. La soglia di accesso al regime forfettario per le professioni passa dagli attuali 15 mila euro a 30 mila euro e, per i primi cinque anni di attività, l’aliquota di imposta sostitutiva è del 5%, dal sesto anno diventa il 15%”.

Irap. Cna ha chiesto di “aumentare la franchigia Irap. Si partiva nel 2013 da una “No tax area” di 9.500 euro, le bozze del ddl di stabilità 2016 la portano a 13.000 euro. Un apprezzabile passo in avanti. Ora resta da definire compiutamente l’”autonoma organizzazione”, per escludere totalmente dal pagamento dell’IRAP i professionisti senza dipendenti”.

Formazione. “Da completare la riforma della deducibilità delle spese per la formazione dei professionisti. Oggi si può dedurre solo il 50% delle spese di aggiornamento. CNA ha chiesto di dedurre il 150% delle spese, per poter considerare compiutamente il mancato guadagno del professionista nelle giornate che obbligatoriamente deve dedicare alla formazione ( per avere i crediti formativi ). Nelle bozze del collegato alla Legge di Stabilità la deduzione delle spese di formazione passa al 100% entro un limite di spesa annua di 10.000 euro. Non resta che riconoscere il mancato guadagno del professionista”.

Previdenza. CNA ha chiesto “il blocco dell’aliquota contributiva. La richiesta è stata accolta per l’anno 2014, e prorogata per l’anno 2015. Nella bozza della legge di stabilità per l’anno 2016, nuova proroga del blocco. Tre anni di blocco consecutivi sono certamente un buon punto di partenza. Bisogna a questo punto intervenire per innescare il progressivo abbassamento dell’aliquota, che dovrà raggiungere il 24%. Va tenuto presente infatti che l’onere contributivo per i professionisti iscritti alla gestione separata ricade interamente su di loro, mentre per i collaboratori l’onere è pari a 1/3 e 2/3 sono a carico del committente”.

Welfare. Occorre infine “ridisegnare il sistema di welfare a tutela della categoria. Necessaria, ad esempio, la sospensione del versamento dei contributi previdenziali, nei casi di grave malattia invalidante. I contributi dovuti verrebbero successivamente versati dal professionista, con gradualità e in forma rateale”.

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