Garantire più tutele per i lavoratori autonomi in caso di ritardati pagamenti, nonché la piena attuazione dell'equo compenso e l'equilibrio di genere, e rivedere le liberalizzazioni introdotte nel 2006.
Lo prevede una mozione che sarà presentata alla Camera questa settimana e sarà indirizzata al Governo.
“È fondamentale potenziare il sostegno ai liberi professionisti, non solo quanto alla tassazione, ma anche offrendo servizi orientati alla consulenza e orientamento su fisco e welfare, nonché tutele concrete nei contratti commerciali e nei casi di ritardati pagamenti”, ha spiegato il deputato Gianfranco Di Sarno (M5S). “Per questo, invitiamo con una mozione il governo ad adottare una serie di provvedimenti che favoriscano il riequilibrio di genere, estendano anche ai lavoratori autonomi le tutele di welfare previste per i dipendenti e potenzino il sostegno ai liberi professionisti in difficoltà, offrendo loro servizi dedicati alla consulenza e all'orientamento su fisco e welfare, nonché a tutelare gli stessi nei contratti commerciali, soprattutto nei ritardati pagamenti”.
L'obiettivo è anche quello di “evitare gli effetti di dumping, anche nel mercato dei servizi professionali e, al contempo, favorire una maggiore mobilità transfrontaliera”, ha detto Di Sarno.
RIPENSAMENTO SULLE LIBERALIZZAZIONI DI BERSANI. “Forse, bisognerà rivedere quella che è stata una riforma di tanti anni fa, di un collega importante come Pier Luigi Bersani, che, con le liberalizzazioni, tolse quello che era il compenso minimo, pensando, in questo modo, di allargare il mercato soprattutto ai giovani professionisti”, ha aggiunto la deputata Silvia Fregolent (Italia Viva). “Oggi, dopo 13 anni, si può dire che la battaglia sui prezzi è stata talmente elevata, ovviamente, in maniera peggiorativa, che la dignità stessa del lavoratore, che fa una libera professione, oggi viene messa fortemente a rischio e, quindi, forse bisognerà rivedere l'intero comparto. Quindi, io lo dico al governo: penso che, visto che la manovra deve essere ancora discussa e in queste ore si sta discutendo, ci sia il tempo per incontrare questi professionisti, per evitare l'errore di approvarla senza aver sentito anche la loro voce”, ha dichiarato Fregolent.