Lo studio di architettura iraniano fondato da Hossein Naghavi - Sstudiomm - ha sviluppato un tecnica di posa dei mattoni digitale e un kit fai da te per gli architetti interessati a questo innovativo sistema. Il progetto, dal titolo Negative precisione, è il risultato di una ricerca indipendente di Naghavi in tecniche di posa parametrico derivati. Utilizzando come punto di partenza le ricerche degli architetti svizzeri Gramazio e Kohler che, dal 2006, sperimentano tecniche alternative di costruzione attraverso robot in grado di costruire architetture dalle forme impensabili solo pochi anni fa, Sstudiomm ha cercato metodi alternativi per riprodurre gli stessi effetti di forma limitando, però, il budget ed evitando l’impiego di robot in fase di posa.
Il progetto si ispira alle architetture tipiche della città di Damavand (circa a 80 km da Teheran), in particolare alla torre Scebeli dalla quale hanno preso spunto per la particolare struttura e disposizione dei mattoni. Con queste basi, gli architetti hanno ricreato su una facciata di un edificio della città iraniana una decorazione "X" che, attraverso una specifica rotazione dei mattoni stessi a 18°- progettata attraverso il programma per design Grasshopper - ha ricreato il motivo decorativo della torre storica.
Ma il motivo a “X” non è il solo possibile. Sstudiomm ha riferito che attraverso lo script creato digitalmente, semplicemente modificando le impostazioni, è possibile generare una combinazione infinita di texture e decorazioni cambiando semplicemente l’inclinazione dei mattoni che ricoprono le facciate degli edifici.
Imperfezioni perfette. Lo studio di architettura ha rimarcato come la sfida più difficile per questo tipo di realizzazione consista nel nascondere allo sguardo la spaziatura tra i diversi mattoni più ampia, a causa dell’inclinazione, rispetto alle normali pose. "Le lacune non sono mai percepibili se si assume una vista frontale dell’edificio e, anche da altri punti di vista, la spaziatura risulta mascherata dalla distribuzione studiata dei mattoni circostanti. Il risultato è visivamente uguale alle architetture realizzate utilizzando robot, col vantaggio di essere più economiche” dichiara Naghavi.
Un'altra sfida per il team di progettisti è stata garantire la stabilità dimensionale dei mattoni. Per realizzare questa facciata sono stati utilizzati mattoni di tre colori e dimensioni differenti (da 19 a 20 cm), dovute alla realizzazione artigianale dei mattoni. Il metodo di posa utilizzato ha però permesso di neutralizzare le differenze garantendo, ad ogni modo, un effetto estetico omogeneo. "
Il risparmio sui costi si traduce anche nell’utilizzo di strumenti digitali alla portata di tutti: evitando di impiegare modelli 3D vincolanti si concede agli architetti di intervenire direttamente sul campo in fase realizzativa. Consentendo inoltre un certo scarto di errore tra la progettazione digitale e la messa in opera della costruzione, il team di progettisti ha dato priorità all’economicità sulla precisione, pur ottenendo risultati ottimi dal punto di vista strutturale.