Progetti

Progetto di efficientamento energetico per la sede di Banco Alimentare Lombardia

Un pool di aziende ha ideato e realizzato un progetto di charity per aumentare le risorse a favore dei bisognosi

martedì 29 maggio 2018 - Redazione Build News

La sede

Al fine di sostenere l’attività quotidiana dell’Associazione Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” Onlus, quattro aziende del settore impiantistico Hvac hanno realizzato un progetto capace di abbattere i costi derivanti da un impianto termico desueto ed energivoro.

Belimo Italia, Systemair, Sabiana, insieme allo studio di progettazione Digierre3, hanno infatti messo a disposizione i propri prodotti e il proprio know how per dar vita ad una soluzione impiantistica integrata finalizzata all’efficientamento energetico degli uffici del centro logistico di Muggiò (MB).

A Muggiò, infatti, si trova il fulcro delle attività del Banco Alimentare lombardo: un organizzato magazzino di quasi 4.000 mq attorno al quale ruotano oltre 700 volontari per raggiungere, attraverso 1.247 strutture caritative partner, oltre 209.000 persone bisognose con 18.711 tonnellate di cibo recuperato e ridistribuito (dati 2017). Cifre impressionanti, che richiedono strutture adeguate e, purtroppo, anche costi di gestione elevati.

Ecco perché il direttore del Banco Alimentare Lombardia, Marco Magnelli, ha accolto con entusiasmo la proposta delle 4 aziende che, attraverso un sistema integrato, consentirà negli anni un notevole risparmio sulla bolletta energetica, aumentando così le risorse economiche da destinare a fini caritatevoli. Il progetto nato dall’incontro di Luca Pauletti, amministratore delegato di Belimo Italia, con Marco Magnelli, poi sviluppato dall’ing. Ferruccio Galmozzi, dello Studio Digierre3 di Seriate, in provincia di Bergamo, ha riguardato 4 settori di intervento:

  • Sistema di EMS (Energy Management System): analisi energetica e installazione di un sistema di monitoraggio in continuo.
  • Sottosistema di generazione: sostituzione del generatore con una pompa di calore Systemair da 100 Kw (80 Kw in inverno).
  • Sottosistemi di emissione, distribuzione e ventilazione: lavaggio chimico dei circuiti e sostituzione dei terminali negli uffici con installazione di nuovi ventilconvettori Sabiana.
  • Sottosistema di regolazione: introduzione di valvole con regolazione della portata  Belimo.

L’idea che ci è scoccata, quando ho conosciuto Marco Magnelli grazie ad un amico comune, è stata quella di trovare una strada per contribuire a ridurre i costi del Banco - commenta Luca Pauletti, di Belimo Italia - e aumentare così le risorse economiche destinate alla copertura delle spese operative: un progetto di rifunzionalizzazione dell’impianto esistente, che permettesse di incrementare le performances dello stesso ed aumentare il comfort del personale ci è parsa subito una strada percorribile.Dopo vari incontri e sopralluoghi, l’idea ha preso forma, diventando realtà con la donazione di 30 ventilconvettori centrifughi con motore asincrono da parte di Sabiana e con l’intervento progettuale dell’ing. Ferruccio Galmozzi titolare di Digierre3 di Seriate (Bg):

Trovandoci di fronte ad un impianto ormai decisamente obsoleto, risalente agli anni ’80, si è proceduto con un’analisi energetica di tutti gli ambienti per stabilire il preciso fabbisogno termico. Si è così potuto definire un nuovo dimensionamento del gruppo frigo reversibile fissato in base alle condizioni più gravose di esercizio. L’impianto iniziale dell’edificio, infatti, era dedicato alla sola funzione di riscaldamento e dotato di una macchina a gasolio con terminali fan coil negli uffici con circolazione ad alta temperatura. La pompa di calore esistente, installata in anni successivi, era alloggiata in una grande intercapedine sottostante il livello stradale e dotata di espulsione canalizzata, tutti elementi che ne penalizzavano i rendimenti. Essendo ancora funzionante, pur se con prestazioni non soddisfacenti, abbiamo deciso di mantenerla come risorsa di stand by, installando quella nuova, donata da Systemair, con una modalità volutamente molto semplificata e poco costosa, all’esterno, realizzando una centrale diretta di collegamento sottostante (come si può notare nello schema di progetto).

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