La Legge di stabilità 2016, ora all'esame del Senato, prevede la proroga al 31 dicembre 2016 della detrazione al 65% per la riqualificazione energetica degli edifici, incluse le parti comuni degli edifici condominiali nonché della detrazione al 50 per cento per le ristrutturazioni e per il connesso acquisto di mobili.
«Ancora una volta, l'ennesima, il governo si presenta dicendo: “guardate quanto bravi siamo, con grande sacrificio vi allunghiamo di ancora un anno la detrazione fiscale”. Peccato non dica», osserva il senatore Gianni Girotto del M5S, «che questa è una presa in giro, perché solo un anno di ulteriore proroga non dà tempo ad aziende, privati - soprattutto i 14 milioni di condomini - di usufruire, di fare programmazione e di usufruire realmente di questo ecobonus».
«E poi bravi che cosa, visto che abbiamo tutti i dati pregressi storici che ci dicono che lo Stato guadagna, perché sì fa detrazione fiscale, però emerge moltissimo nero, e quindi con tutte le tasse che emergono appunto da questo nero ci guadagna anche lo Stato. In realtà questa misura – conclude Girotto - ancora una volta fa marcia avanti col freno a mano tirato».
LO STUDIO CRESME-CAMERA. Secondo l'ultimo studio realizzato dal Servizio Studi della Camera in collaborazione con il Cresme, le detrazioni fiscali per il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio hanno interessato dal 1998 al 2015 oltre 12,5 milioni di interventi, attivando investimenti pari a 207 miliardi di euro (una media di 11 miliardi di euro all'anno a valori correnti), di cui 178 miliardi hanno riguardato il recupero edilizio e poco meno di 30 miliardi la riqualificazione energetica. Il dato a consuntivo per il 2014 indica un volume di investimenti pari a 28,5 miliardi di euro, di cui 24,5 miliardi di euro sono relativi al recupero e 3,9 alla riqualificazione energetica. Gli investimenti veicolati dalle detrazioni hanno avuto un impatto importante sull'occupazione che, nel periodo 2008-2015, ha riguardato oltre 2 milioni di occupati, con una media di 111.000 occupati diretti all'anno. Nel 2014 le stime, complessive anche dell'indotto, riguardano 424.800 occupati.
ECOBONUS 65% ESTESO AGLI IACP. Ricordiamo che la nuova legge di stabilità (disegno di legge che il Parlamento deve convertire in legge entro la fine dell'anno) estende l'ecobonus 65% agli IACP, comunque denominati, per le spese sostenute, dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016, per gli interventi realizzati su immobili di loro proprietà adibiti ad edilizia residenziale pubblica.
Già il decreto-legge n. 47 del 2014 (c.d. "decreto casa") ha previsto un programma di recupero degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, e con il decreto ministeriale 16 marzo 2015 sono stati definiti i criteri per la formulazione di un programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, di proprietà dei comuni e degli Istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, costituiti anche in forma societaria, e degli enti di edilizia residenziale pubblica aventi le stesse finalità degli IACP. Tale programma deve prevedere il ripristino di alloggi di risulta e la manutenzione straordinaria degli alloggi anche ai fini dell'adeguamento energetico, impiantistico statico e del miglioramento sismico degli immobili. I redditi derivanti dalla locazione di alloggi sociali, di nuova costruzione o per i quali sono stati realizzati interventi di manutenzione straordinaria o di recupero, non concorrono alla formazione del reddito d’impresa ai fini delle imposte sui redditi né alla formazione del valore della produzione netta ai fini dell’Irap, nella misura del 40 % per dieci anni dall'ultimazione dei lavori.
INTERVENTI ANTISISMICI CON BONUS 65%. La proroga sino al 31 dicembre 2016 comprende anche la detrazione del 65% per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche che devono riguardare edifici che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) individuate dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003. Per ottenere il beneficio fiscale le procedure autorizzatorie degli interventi devono essere state attivate dopo il 4 agosto 2013, data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge n. 63/2013.
Gli interventi antisismici previsti dall’articolo 16-bis del Tuir riguardano, in particolare, l'esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica (in particolare sulle parti strutturali), la redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la sicurezza statica del patrimonio edilizio e la realizzazione degli interventi necessari al rilascio della suddetta documentazione. Gli interventi relativi all'adozione di misure antisismiche e all'esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica devono essere realizzati sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente e comprendere interi edifici. Ove riguardino i centri storici, tali interventi devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unità immobiliari.