Si è svolta oggi 7 novembre 2023, presso la sala Isma del Senato, l’assemblea promossa dal senatore Michele Fina e dal gruppo del Partito Democratico, anche nell’ambito delle diverse audizioni che il gruppo parlamentare sta promuovendo in vista del dibattito sulla Manovra.
All’incontro erano presenti i soggetti che hanno promosso l’appello per la proroga delle misure del superbonus: Ance, Cna Costruzioni, Anaepa Confartigianato, Rete delle Professioni Tecniche, Confapi Aniem, Casartigiani, Claai, Confcooperative Lavoro e Servizi, Federcostruzioni, Legacoop produzione e servizi, Agci, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil. Con loro oltre a Fina i parlamentari Walter Verini, Silvio Franceschelli, Simona Malpezzi, Vinicio Peluffo, Stefano Vaccari, Silvia Roggiani, Ubaldo Pagano, Virginio Merola, Augusto Curti, Marco Simiani, Antonio Misiani, Rachele Scarpa, Valeria Valente e Francesco Boccia. Presenti anche i rappresentanti degli esodati del superbonus.
Innescata una bomba sociale
“Con le scadenze ormai in arrivo – ha affermato Michele Fina – siamo di fronte ad una bomba innescata, economica e sociale. Senza una proroga avremo un gravissimo effetto domino che farebbe saltare molti cantieri, determinando la retrocessione da parte dei condomini delle somme già liquidate a titolo di stato avanzamento lavori nei mesi scorsi. E’ fondamentale poi lo sblocco dei crediti incagliati”.
Necessaria proroga tecnica
“Ciò che serve – ha continuato Fina – è una proroga tecnica che consenta di concludere i cantieri in corso capace di bloccare anche la dinamica speculativa in atto. A questa proroga, e allo sblocco dei crediti, dovrà essere accompagnata un’azione politica e istituzionale per ricostruire una legislazione di medio e lungo periodo su rigenerazione urbana. Il Pd ha deciso finalmente di rimettere al centro dell’attenzione politica il diritto all’abitare, a partire dagli Stati Generali sulla casa che Pierfrancesco Majorino ha organizzato di recente a Venezia. Per questo un nuovo strumento legislativo a sostegno dell’efficientamento energetico degli edifici che erediti e migliori il superbonus deve essere una delle tessere di un mosaico che ricomprenda anche altre iniziative legislative: dal provvedimento sugli affitti brevi al contrasto al disagio abitativo, dal codice della ricostruzione alla rigenerazione urbana coniugata alla riduzione del consumo di suolo”.
“Dall’incontro è emerso – ha concluso Fina – “che la proroga tecnica non risolve ogni aspetto della vicenda ma almeno consente di prendere tempo e salvare le imprese dal fallimento oltreché i condomini da sicuri contenziosi. Da non sottovalutare i profili di rischio per la sicurezza sul lavoro a fronte di una necessaria accelerazione che le scadenze imminenti determinerebbero in assenza di una proroga. Non meno grave sarà l’impatto su un ulteriore aumento dei costi materiali che sarebbe ingenerato assieme a una marcata flessione dell’occupazione nel settore edilizio. Un tema centrale è poi quello degli immobili pubblici e delle case popolari che hanno visto negli ultimi mesi un blocco generalizzato dei progetti di ristrutturazione a causa delle eccessive incertezze normative ed economiche”.
Proroga per i soli interventi che dimostrino un concreto avanzamento del cantiere
Ricordiamo che le sigle della filiera delle costruzioni, in vista dell’imminente scadenza al 31 dicembre 2023 per la conclusione degli interventi sui condomini eseguiti con il Superbonus, hanno sottolineato la necessità di “individuare una rapida soluzione alle decine di migliaia di cantieri che, anche in virtù del caos normativo e applicativo dello strumento, non riusciranno a terminare i lavori in tempo utile”. “Una proroga limitata per i soli interventi che dimostrino un concreto avanzamento del cantiere potrebbe risolvere tutti questi problemi con un costo contenuto per le casse dello Stato, di gran lunga inferiore a quello del caos sociale e economico che si determinerebbe lasciando invariata la scadenza a dicembre”, osservano le sigle che chiedono un intervento con la Manovra approdata in Senato: “La Legge di bilancio deve offrire una soluzione concreta a un problema che riguarda da vicino migliaia di lavoratori, famiglie e imprese che in buona fede hanno avviato i lavori e ora rischiano di trovarsi in gravi difficoltà”.
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