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Prove non distruttive (PND) nel campo dell'ingegneria civile: in consultazione preliminare progetto di norma UNI

In inchiesta pubblica preliminare anche due progetti di norma CTI sulla CO2 prodotta dalla trasformazione biologica da biomasse e sui sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione degli impianti ad uso civile in esercizio alimentati a combustibile liquido e/o solido

lunedì 3 maggio 2021 - Redazione Build News

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L'UNI segnala che sono 13 i progetti di norma sottoposti a inchiesta pubblica preliminare per due settimane, dal 3 al 17 maggio.

Segnaliamo i seguenti:

Il progetto UNI1609579, proposto dalla commissione Ingegneria strutturale, stabilisce le linee guida per la certificazione del personale tecnico addetto all'esecuzione delle prove non distruttive (PND) nel campo dell'ingegneria civile, inclusi i beni culturali e architettonici. La necessità ed i vantaggi di un sistema così armonizzato sono evidenti: le competenze vengono verificate sulla base di evidenze oggettive; la certificazione di terza parte garantisce indipendenza, imparzialità e trasparenza; per finire la certificazione delle competenze spinge il tecnico a possedere, mantenere e migliorare, con continuità nel tempo, la necessaria competenza.

E ancora, la commissione Ambiente propone il progetto UNI1609533. Il Rapporto Tecnico fornisce indicazioni riguardanti l'applicazione, in Italia, dei sistemi di gestione ambientale conformi alla UNI EN ISO 14001:2015. Non trattandosi di un documento normativo, non può essere utilizzato per aggiungere, ridurre o modificare i requisiti della UNI EN ISO 14001:2015. Nasce dalla necessità di produrre uno strumento informativo di supporto al mercato, mirando a favorire una migliore comprensione dei requisiti della UNI EN ISO 14001:2015 e di conseguenza una maggiore uniformità di applicazione. Sostituisce la UNI/TR 11331:2009.

Il CTI – Comitato Termotecnico Italiano, Ente federato UNI, propone due progetti di norma.

Il primo, UNI1609580, fornisce elementi per l'analisi di rischio della produzione di CO2 da processi di digestione anaerobica di biomasse, che rispetti i parametri qualitativi previsti per gli utilizzi consentiti. Definisce, inoltre, le condizioni necessarie per individuare e tracciare l'origine biogenica della CO2 prodotta e fornisce alcune indicazioni sulle metodologie per la valutazione della sostenibilità ambientale della produzione di CO2. Il progetto vuole rispondere alla necessità di un riferimento normativo e di percorsi di produzione sicuri e certificabili visto il crescente interesse nei confronti della CO2 prodotta dalla trasformazione biologica da biomasse.

Il secondo, UNI1609595, stabilisce i criteri per verificare la sussistenza dei requisiti di sicurezza dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione degli impianti ad uso civile in esercizio alimentati a combustibile liquido e/o solido, indipendentemente dalla data della loro realizzazione, al fine di stabilire se la parte di impianto oggetto di verifica può continuare o meno ad essere utilizzata nello stato in cui si trova, senza pregiudicarne la sicurezza. Nasce dall’esigenza di una norma per la verifica degli impianti (riscaldamento, cottura, acqua sanitaria) esistenti, sull'esempio della UNI 10738:2012, dedicata espressamente agli impianti alimentati a combustibile solido o liquido.

Il progetto UNI1609555 specifica i requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità dell'addetto al censimento dei materiali contenenti amianto. Nasce dalla necessità di realizzare una corretta esecuzione dell'attività di censimento dei materiali contenenti amianto e di fungere da supporto all'attuale legislazione nazionale. Il documento può rappresentare un utile riferimento anche per i soggetti obbligati per legge a svolgere quest’attività (datori di lavoro, gestori degli immobili, ecc.) e per le figure che a vario titolo già si occupano di tale attività, nell'ottica di una maggior tutela della salute delle persone.

La commissione Prodotti, processi e sistemi per l'organismo edilizio propone il progetto UNI1609612. Questo documento specifica il metodo di prova da utilizzare per la determinazione della stabilità dimensionale e dell'eventuale deformazione dei prodotti di pietra naturale. Nasce dalla ricerca di un immediato giovamento al mercato sia in termini di competenze tecniche che di trasparenza nei rapporti contrattuali con gli operatori della filiera.

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