Fenomeni collegati alla durabilità delle opere in calcestruzzo sono in gran parte da attribuire al trasporto di liquidi nella sua struttura porosa sia per effetto della risalita capillare alla pressione atmosferica sia a causa di gradienti di pressione.
Particolare rilevanza assume il trasporto di acqua in fase liquida nell'insorgere di tipiche patologie di degrado dovute ad azioni fisiche (per esempio cicli di gelo/disgelo) e chimiche (per esempio attacco solfatico, dilavamento, ecc.).
Il progetto UNI1603149 “Prova sul calcestruzzo indurito - Determinazione dell'assorbimento di acqua alla pressione atmosferica”, entrato nella fase dell’inchiesta finale, specifica un metodo per determinare l'assorbimento d'acqua alla pressione atmosferica di provini in calcestruzzo preparati in laboratorio o in cantiere secondo la UNI EN 12390-2 o ricavati in sito secondo la UNI EN 12504-1. Il metodo non può essere applicato a calcestruzzi che presentano segni evidenti di inadeguata compattazione (nidi di ghiaia, ecc.) o macro difettosità.
La prova consiste nel misurare la variazione di massa di provini di calcestruzzo indurito a seguito della loro immersione in acqua.
Di interesse del GL 13 “Metodi di prova del calcestruzzo” della Commissione Cemento, malte, calcestruzzi e cemento armato, il progetto va a sostituire la norma UNI 7699 del 2005.
L'inchiesta pubblica finale, iniziata il 25 gennaio, terminerà il 25 marzo 2018.