Sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea del 21 dicembre 2018 sono state pubblicate due direttive e un regolamento: 1) Direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2018 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili; 2) Direttiva (UE) 2018/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2018 che modifica la Direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica; 3) Regolamento (UE) 2018/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2018 sulla governance dell'Unione dell'energia e dell'azione per il clima che modifica le direttive (CE) n. 663/2009 e (CE) n. 715/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive 94/22/CE, 98/70/CE, 2009/31/CE, 2009/73/CE, 2010/31/UE, 2012/27/UE e 2013/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive del Consiglio 2009/119/CE e (UE) 2015/652 e che abroga il regolamento (UE) n. 525/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio.
Tutti e tre i provvedimenti entrano in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ue.
NUOVI OBIETTIVI PER L'EFFICIENZA ENERGETICA E LE FER ENTRO IL 2030. L'efficienza energetica nell'UE dovrebbe essere migliorata del 32,5% entro il 2030, mentre la quota di energia da fonti rinnovabili deve rappresentare almeno il 32% del consumo finale lordo dell'UE. Entrambi gli obiettivi saranno rivisti entro il 2023 e potranno solo essere innalzati, non abbassati. L'obiettivo Fer al 32% è vincolante, mentre quello sull'efficienza energetica al 32,5% è indicativo.
DIRITTO ALL’AUTOCONSUMO DI RINNOVABILI PER I CITTADINI. Per la prima volta, gli Stati membri saranno tenuti a stabilire misure specifiche di efficienza energetica a beneficio delle persone colpite dalla povertà energetica.
Gli Stati membri devono inoltre garantire che i cittadini abbiano il diritto di produrre energia rinnovabile per il proprio consumo, di immagazzinarla e di vendere la produzione in eccesso.
PASSAGGIO AI BIOCARBURANTI DI SECONDA GENERAZIONE. I biocarburanti di seconda generazione possono svolgere un ruolo significativo nella riduzione dell'impronta di carbonio dei trasporti e almeno il 14% dei carburanti per i trasporti deve provenire da fonti rinnovabili entro il 2030.
Tuttavia, a partire dal 2030 i biocarburanti di prima generazione con un elevato rischio di "cambiamento indiretto di destinazione dei terreni" (ILUC, ossia quando i terreni vengono convertiti da coltivazioni non agricole - come i pascoli e le foreste - a produzione alimentare, causando un aumento delle emissioni di CO2) non saranno più presi in considerazione ai fini degli obiettivi dell'UE in materia di energie rinnovabili. A partire dal 2019, il contributo dei biocarburanti di prima generazione a questi obiettivi sarà gradualmente eliminato fino a raggiungere quota zero nel 2030.
UNA NUOVA GOVERNANCE PER REALIZZARE L'UNIONE DELL'ENERGIA. Ogni Stato membro deve presentare un "piano nazionale integrato per l'energia e il clima" decennale con obiettivi, contributi, politiche e misure nazionali entro il 31 dicembre 2019 e successivamente ogni dieci anni.
In allegato le due direttive e il regolamento