“La Previdenza, pur mantenendo la propria mission ossia erogare pensioni e assistenza, è entrata e entra oggi in un campo di azione più complesso dove il sostegno del proprio iscritto è nell’intero arco di vita lavorativo e oltre. Il calo e la discontinuità dei redditi è un fenomeno da studiare e superare così come i gap di genere, di età e di appartenenza geografica. Da prevedere e anticipare, invece, gli andamenti demografici e i mutamenti in atto che rischiano di travolgere modalità e tempi. I nuovi mercati e le nuove platee devono essere intercettati mentre deve essere supportato il professionista nel cammino verso una specializzazione e formazione più rispondente alla domanda”.
È quanto si legge nell’introduzione del “Libro Bianco del Welfare nelle Libere Professioni”, un'indagine congiunta AdEPP (Associazione degli enti previdenziali privati) con la collaborazione di Aon.
Le Casse non solo ne sono consapevoli ma hanno individuato e tracciato il proprio cammino, quello di oggi e soprattutto quello di domani. Un cammino che parte proprio dai mutamenti in atto analizzati nel documento. “Il mondo delle professioni ha subito nell’ultimo decennio una profonda trasformazione. Colpisce il grande impatto che la rivoluzione tecnologica ha avuto sulle professioni: sviluppi in genetica, intelligenza artificiale, robotica, nanotecnologia, stampa 3D e biotecnologia, per citarne solo alcuni, si stanno sviluppando e amplificando con ritmi incalzanti”.
Il Rapporto è stato elaborato e sviluppato in collaborazione con gli Enti aderenti ad Adepp. Il questionario somministrato aveva il compito di rilevare la tipologia e le condizioni di erogazione delle misure di welfare che le Casse di previdenza private offrono ai professionisti loro iscritti, misure che comprendono sia le azioni che possono favorire l’attività dei professionisti (dalla formazione e aggiornamento continuo delle proprie competenze sino alla promozione della loro attività presso i cittadini e le amministrazioni quali potenziali clienti o destinatari del loro lavoro) sia le prestazioni di natura assistenziale poste a sostegno del singolo professionista.
La classificazione di queste misure riflette necessariamente l’eterogeneità degli approcci.
Il questionario è stato suddiviso in tre sezioni: la prima sezione è stata dedicata alla raccolta di alcuni dati numerici relativi agli iscritti della Cassa (numero di iscritti alla Cassa per genere; per macroarea di residenza; per classe di età e genere e numero di prestazioni erogate); la seconda sezione ha rilevato le misure di welfare attivo.
I servizi di welfare per l’attività professionale (“Welfare Attivo”) si attuano nello specifico su tre differenti misure: 1. il welfare per l’attivazione; 2. l’accesso al credito; 3. le sinergie e i partenariati. la terza sezione ha focalizzato l’obiettivo sulle prestazioni di welfare assistenziale. Sono state rilevate le prestazioni che ciascuna Cassa ha attivato a sostegno del professionista e del suo nucleo famigliare. Questa sezione è stata suddivisa per le diverse tipologie di prestazione: A. salute; B. famiglia; C. erogazioni di finanziamento.
In allegato il Libro Bianco