Nel 2017 in Puglia fu emanato un Avviso pubblico diretto alle Pubbliche Amministrazioni che intendevano realizzare interventi, soluzioni tecnologiche innovative e investimenti su edifici e strutture pubbliche al fine di accelerare l'evoluzione verso gli edifici a energia quasi zero.
Attraverso questa opportunità di finanziamento, la Regione Puglia sosteneva l'integrazione di fonti rinnovabili e il conseguimento della sostenibilità ambientale, in linea con gli obiettivi di Europa 2020 in tema ambientale.
L'Avviso aveva una dotazione di circa 157 milioni di euro, con una riserva di 30 milioni per le ASL e le Aziende Ospedaliere Universitarie e di 10 milioni per le Amministrazioni Statali.
Con la determina n.267 del 16/12/2019 sono stati ammessi a finanziamento i primi 101 interventi per un importo di circa 117 milioni di euro.
“Con Delibera di Giunta Regionale di ieri 18 febbraio, visto che tra le azioni da attuare del Patto della Puglia vi è quella denominata "Interventi per l'efficientamento energetico degli edifici pubblici" e tale azione persegue la stessa priorità d'investimento e lo stesso obiettivo specifico previsto dall'Avviso in questione, e che le risorse ancora disponibili per la predetta azione del Patto per la Puglia risultano essere di circa 30 milioni e 350mila euro, abbiamo autorizzato l'utilizzo di tali somme per lo scorrimento dell'elenco degli interventi ammissibili a finanziamento (in quanto hanno raggiunto il punteggio minimo di 60/100), ma che risultavano finora non finanziati per esaurimento dei fondi previsti per l'Avviso”, spiega l'assessore regionale Borraccino.
“In tal modo aumentiamo notevolmente gli interventi ammessi ed effettivamente finanziabili in favore di altre strutture pubbliche della nostra regione, come uffici pubblici, scuole, in base alla graduatoria, dal posto 102 fino ad esaurimento delle risorse.
Ricordo che la Puglia, in base a dati resi noti da ENEA (l'ente pubblico di ricerca che opera nel settore energia), è la prima Regione in Italia per investimenti nell'efficientamento energetico degli edifici pubblici.
Anche l'ANCI, peraltro, ha espresso grande soddisfazione per questo risultato pugliese, considerato per esempio che circa la metà degli edifici scolastici comunali non ha ancora adottato alcuna soluzione per ridurre i consumi e, conseguentemente, l'impatto negativo sull'ambiente”, conclude l'assessore.
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