In Regione Puglia “l’aggiornamento dei prezzari degli impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica è fermo dal 2003, ovvero da 12 anni. Questo si è tradotto negli anni in un incredibile sperpero di denaro pubblico dal momento che ancora oggi per realizzare un impianto fotovoltaico, la Regione fa riferimento a prezzi superiori addirittura del 300% rispetto ai prezzi di mercato. Uno spreco di risorse che senza la nostra interrogazione sarebbe continuata indisturbata in un settore nel quale le agromafie si sono infiltrate devastando interi paesaggi”.
Lo ha denunciato il consigliere regionale Cristian Casili (M5S), che nel novembre scorso ha depositato una interrogazione. Nella sua risposta l'assessore regionale ai Lavori pubblici, Giovanni Giannini, ha precisato che il mancato aggiornamento da parte degli uffici regionali sarebbe da attribuirsi al “… depauperamento del personale tecnico in servizio presso le strutture regionali e provinciali”.
“Anche l’assessore Giannini, rispondendo ad una nostra interrogazione, ci ha dato ragione”, commenta il consigliere Casili, che giudica inaccettabile la risposta dell'assessore: “non è possibile che per mancanza di personale si siano buttati per 12 anni soldi pubblici. Ci auguriamo che l’assessore Giannini provveda in tempi brevi all’aggiornamento ma vogliamo vederci chiaro anche su quanto è accaduto fino ad oggi. Pertanto - conclude il consigliere pentastellato - procederemo con un accurato controllo di tutte le gare in cui è stato utilizzato il capitolo incriminato e, nei casi in cui dovessero riscontrarsi irregolarità, chiederemo di procedere con la denuncia presso gli organi competenti”.