di Nives Della Valle - Ricercatrice senior all'Istituto per le Energie Rinnovabili – Eurac Research e esperta di Economia Comportamentale
Nel 2050 il 66% della popolazione globale vivrà nelle città. Questo scenario esorta i pianificatori urbani ad adoperarsi nell’assicurare un luogo dove vivere a un numero crescente di cittadini, che allo stesso tempo sia anche un luogo efficiente e sostenibile. Infatti, il settore edilizio, assieme a quello dei trasporti, e quello industriale ed energetico, ricopre i primi posti del podio in quanto a produzione di emissioni CO2 nell’aria delle città.
Ma il piano d’azione non dovrà tradursi solo nella progettazione di nuove case efficienti e sostenibili. Anche la riqualificazione del parco immobiliare esistente dovrà essere prioritaria. L’efficienza del luogo in cui si vive va ben oltre i benefici per l’ambiente. Essa è una delle principali determinanti di una vita dignitosa. Per chi vive in una casa inefficiente non solo sono più consistenti le spese per l’energia, ma anche quelle legate ad alcune cure mediche. Ad esempio, chi vive in ambienti insalubri e inefficienti è più esposto al rischio di problemi respiratori e cardiaci. E ad oggi in Italia sono 4 milioni le famiglie che vivono in queste condizioni. Per queste famiglie, gli interventi di riqualificazione energetica possono fare la differenza.
SINFONIA si colloca tra i progetti pionieri per la riqualificazione dell’edilizia sociale in Italia. Grazie ai finanziamenti del Settimo Programma quadro dell’Unione Europea per la ricerca, i ricercatori dell'Istituto per le Energie Rinnovabili dell’Accademia Europea di Bolzano (Eurac Research), in collaborazione con il Comune di Bolzano, supportati dagli esperti di IDM Südtirol - Alto Adige, l’Istituto per l’Edilizia Sociale IPES, Alperia e Agenzia CasaClima trasformeranno alcune aree di Bolzano. Alla base di questa trasformazione ci sarà il risanamento di alcune abitazioni di edilizia sociale, attraverso la realizzazione di componenti innovative e introducendo tecnologie all'avanguardia. Questi interventi puntano a migliorare la qualità della vita in casa, aumentando il risparmio energetico ed il comfort per chi vi abita.
Ma le strategie di efficientamento energetico del progetto non si fermano solo agli interventi di natura tecnologica. Il progetto SINFONIA riconosce che sono i comportamenti delle persone a fare la differenza. Sono le decisioni di consumo energetico e di utilizzo delle tecnologie che, in ultimo, consentiranno di raggiungere i livelli sperati di efficienza energetica e, quindi, di migliorare la qualità della vita.
Ma come è possibile far leva sui comportamenti in modo efficace?
La teoria economica della scelta razionale potrebbe essere un modello idoneo a spiegare il comportamento umano. Secondo questa teoria, ogni comportamento umano ha come obiettivo la massimizzazione del proprio interesse attraverso la scelta del miglior corso d'azione possibile, tenendo in considerazione determinate restrizioni, tra le quali il reddito e il tempo a disposizione, i prezzi e le leggi. Per scegliere il migliore corso d’azione (ovvero il corso d'azione a cui è associata l'utilità maggiore), l'individuo è visto come un Homo oeconomicus perfettamente informato e razionale, in grado di valutare sempre in modo analitico i costi e benefici associati a corsi d'azione alternativi. Nel contesto della scelta razionale, si assume che le preferenze che motivano le scelte siano stabili nel tempo e, per questo, non è possibile usare le preferenze come strumento politico per migliorare i comportamenti. Sono invece le restrizioni e gli incentivi che possono essere cambiati. Pertanto, si assume che solo modificando questi ultimi sia possibile modificare i comportamenti. Questo modello si presta bene ad essere tradotto in formule matematiche utili per spiegare come fenomeni aggregati possano essere influenzati dai comportamenti individuali. Per questo motivo ha rappresentato per anni la base di molte discipline e giustificato l’utilizzo di restrizioni e incentivi come strumenti politici per guidare le decisioni e raggiungere esiti positivi per la società.
Tuttavia, questo modello non riflette i reali motivi che spingono le persone a comportarsi in un certo modo.
A partire dagli anni '70, decenni di evidenza empirica hanno dimostrato che le nostre decisioni deviano dalle ipotesi del modello di scelta razionale. Oltretutto, deviano in modo sistematico. Questa sistematicità ha consentito agli studiosi delle decisioni di modellare e prevedere queste deviazioni “irrazionali”, integrando il modello di comportamento dell'Homo oeconomicus con modelli alternativi. E l’economia comportamentale si pone proprio come integrazione alla teoria della scelta razionale per modellare in modo più realistico il comportamento umano. Utilizzando il metodo sperimentale, questa disciplina ha dimostrato che possiamo compiere decisioni secondo una logica razionale, ma spesso non abbiamo sufficienti risorse mentali per farlo. Per questo, tendiamo a compiere decisioni automaticamente, influenzati in modo sistematico da fattori che caratterizzano il contesto di scelta, quali la modalità in cui il problema è formulato, l’avversione alle perdite, le norme sociali e la tendenza a sottovalutare le conseguenze future associate alle nostre decisioni.
L’economia comportamentale non si limita solo ad offrire una lente più attenta con la quale descrivere e prevedere i comportamenti umani e le derivanti implicazioni economiche. Essa arricchisce il portafoglio degli strumenti utili per promuovere il benessere della società. È possibile promuovere decisioni migliori non solo utilizzando restrizioni ed incentivi, ma anche agendo su quei fattori che caratterizzano il contesto di scelta che ci inducono sistematicamente a compiere decisioni non ottimali.
Questa “architettura delle scelte”, introdotta dal premio Nobel per l'economia Richard Thaler, è di estrema rilevanza anche nel processo di disegno degli interventi che mirano a modificare un edificio per renderlo più efficiente. L’architetto di un edificio non pianifica solo gli interventi tecnologici, ma implicitamente pianifica anche il contesto di scelta e, quindi, la direzione dei comportamenti di chi vi abiterà.
Il progetto SINFONIA vuole fare leva dunque non solo sulla tecnologia, ma soprattutto sui comportamenti virtuosi delle persone. Per questo, gli interventi tecnologici saranno affiancati anche da un intervento comportamentale.
Il contesto dove quotidianamente si decide quanta energia consumare è reso complesso dalla natura invisibile dell’energia e potrebbe indurre ad uno spreco di energia inconsapevole. Per questo, la riqualificazione degli appartamenti prevedrà anche l’installazione di un dispositivo che renderà visibile e comprensibile il consumo energetico individuale. Tuttavia, avere maggiori informazioni a disposizione non sempre si traduce in una volontà a migliorare i nostri comportamenti. Pertanto, si farà leva sulle norme sociali, un fattore che l’economia comportamentale ha dimostrato essere uno dei più efficaci a guidare i nostri comportamenti.
Nella fattispecie, il dispositivo porterà all’attenzione dell’utente il buon esempio di altri inquilini che consumano energia in abitazioni con caratteristiche simili.
Se questo intervento comportamentale risulterà efficace, contribuirà a sbloccare il pieno potenziale del progetto, sortendo effetti positivi sull’ambiente e sulla qualità della vita, laddove il merito non sarà solo degli interventi tecnologici, ma soprattutto dei comportamenti virtuosi che si andranno ad innescare.