Attualmente energivori ma con un grande potenziale in termini di rispamio energetico.
Durante il workshop sull’utilizzo del calore solare e ambientale per la climatizzazione che si è svolto all’Enea lo scorso 4 maggio, è stato presentato lo stato dell’arte di alcune tecnologie e i risultati di alcuni studi effettuati nell’ambito della "Ricerca di sistema elettrico". E’ nel settore edilizio infatti che sono disponibili tecnologie innovative che, se inserite in sistemi produttivi integrati, consentono di ridurre i consumi energetici senza rinunciare al comfort.
Condizionatore a energia solare
Le nuove frontiere tecnologiche per il condizionamento degli edifici e per la produzione di acqua calda sanitaria utilizzano l’energia contenuta nell’acqua, nell’aria, nel suolo e nella radiazione solare. Si tratta di tecnologie all’avanguardia che consentono risparmi energetici 8 volte superiori a quelli conseguiti con tecnologie tradizionali, come l’innovativo sistema
FREESCOO (FREE Solar COOling), un condizionatore d’aria compatto, alimentato ad energia solare per residenziale e terziario, che in un solo dispositivo racchiude trattamento dell'aria, climatizzazione, deumidificazione e raffreddamento.
Nella stagione invernale, in condizioni di disponibilità di radiazione solare, è utilizzabile anche con funzione di riscaldamento. Grazie all’uso di pannelli fotovoltaici integrati nel sistema e di due batterie per lo stoccaggio dell’energia elettrica, FREESCOO può inoltre essere utilizzato anche in assenza di elettricità, in modalità off-grid, e dunque a costo energetico quasi nullo.
Solar cooling
Risultati importanti si ottengono anche per sistemi di solar cooling che utilizzano l’energia solare per il riscaldamento e il raffrescamento di ambienti e per la catena del freddo nel settore industriale quando abbinati a tecnologie solari a bassa e media temperatura. Nell’ambito del workshop sono stati presentati anche i risultati di un innovativo pannello solare con serbatoio di accumulo integrato a completo vantaggio di un design compatto e di un impatto ambientale e paesaggistico basso.
Pompe di calore a CO2
Ma si parla anche di pompe di calore di ultima generazione in grado di riscaldare, raffreddare e produrre acqua calda sanitaria abbattendo i costi del 50% e riducendo le emissioni di CO2 fino al 60% rispetto ai sistemi tradizionali basati sull'uso di combustibili fossili. Parliamo di una tecnologia che utilizza direttamente l’energia fornita dal sole ed accumulata nell’aria, nell’acqua e nel suolo, senza nessuna emissione diretta in atmosfera e nessun utilizzo di combustibile fossile. Ma anche e soprattutto di pompe di calore che utilizzano la CO2 come fluido refrigerante caratterizzato da un basso impatto ambientale. Migliori prestazioni, minore utilizzo dell’energia da fonte fossile, minori emissioni di CO2 in ambiente e minori costi. Un esempio: per realizzare il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria con pompa di calore un utente domestico in un ambiente di 150 m2 con 2 servizi igienici, spende complessivamente 1095 €/anno, contro i 2620 €/anno nel caso di caldaia tradizionale a GPL e 1700 €/anno con caldaia tradizionale a gas metano.
Sperimentazione
Le soluzioni presentate sono il frutto delle attività di ricerca portate avanti anche grazie alla realizzazione presso i centri di ricerca dell’ENEA della Casaccia (RM) e di Trisaia (MT), di impianti pilota sperimentali e facility di prova.