Con una lettera unitaria a firma dei Presidenti Nazionali Carmine Battipaglia e Claudio Pavan, CNA Installazione Impianti e Confartigianato Impianti hanno chiesto ufficialmente al MiSE di aprire un tavolo di confronto in merito alla qualificazione di installatore di impianti FER, al D.Lgs. 28/2011 e ss.mm. e ii. e alla recente Direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2018 sulla Promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.
Crediamo che proprio la circostanza del recepimento della nuova Direttiva – scrivono i due Presidenti - sia un’utile occasione per chiarire finalmente le criticità connesse agli adempimenti per gli istallatori di impianti che tanta apprensione e malessere stanno generando al comparto.
La prima criticità che le associazioni artigiane degli installatori sottolineano è quella relativa alla definizione del percorso formativo e di aggiornamento previsto dalla norma che, attuato nel pieno rispetto delle competenze legislative e nonostante l’impegno della Conferenza Stato Regioni, è stato recepito in modo disomogeneo nel territorio nazionale.
Tale situazione ha generato - sostengono Battipaglia e Pavan - una situazione di disparità tra gli operatori economici che, pur riconoscendo il valore della formazione e dell’aggiornamento professionale, in assenza di controlli e di una norma che preveda la pubblicità dell’assolvimento di tale adempimento, come ad esempio l’iscrizione in visura camerale, si sentono vessati.
Per evitare il riproporsi di questi problemi, CNA Installazione Impianti e Confartigianato Impianti chiedono al Ministero dello Sviluppo Economico la disponibilità ad aprire un tavolo di lavoro con le Associazione di rappresentanza degli installatori di impianti per affrontare questi temi e predisporre tutti gli atti utili per giungere ad una nuova disposizione normativa che meglio contempli le esigenze del mercato e il soddisfacimento degli obiettivi vincolanti posti dalla Commissione Europea.