Sono 8 i progetti di interesse della Commissione Ambiente che in queste settimane si trovano nella fase dell’inchiesta pubblica finale.
Il primo progetto UNI1605390 “Qualità dell'aria - Emissioni odorigene e impatto olfattivo - Vocabolario” intende consolidare un vocabolario comune nel campo delle emissioni odorigene in atmosfera e dell'impatto olfattivo per gli operatori con ruoli tecnici specifici e per tutte leparti interessate. Il documento riprende termini e definizioni da norme settoriali esistenti e ulteriori termini e definizioni impiegati a livello nazionale in questo campo.
I termini e le definizioni riguardano l'inquinamento olfattivo, gli studi di impatto olfattivo mediante simulazione di dispersione, i piani di gestione dell'odore, il monitoraggio di singoli odoranti nelle emissioni in atmosfera, il controllo e il contenimento delle emissioni odorigene. Di ciascun termine è riportato, ove disponibile, l'equivalente in lingua inglese.
Il cambiamento climatico è stato identificato come una delle principali sfide da affrontare per le nazioni, i governi, i sistemi economici e i cittadini nei prossimi decenni. Esso ha implicazioni sia per i sistemi umani sia per quelli naturali e potrebbe portare a significativi cambiamenti nell’utilizzo delle risorse, nella produzione dei beni e nelle attività economiche. Come risposta a ciò, sono state sviluppate e attuate iniziative internazionali, regionali, nazionali e locali per limitare le concentrazioni dei gas ad effetto serra (GHG) nell’atmosfera terrestre.
UNI1606251 “Gas ad effetto serra - Specifiche per la realizzazione del sistema nazionale di gestione del mercato volontario dei crediti di CO2 e derivanti da progetti di riduzione delle emissioni o di aumento delle rimozioni di GHG” (sostituisce UNI 11646:2016) specifica i principi e i requisiti per la realizzazione dei sistemi volontari di generazione dei crediti di carbonio derivanti da progetti di riduzione delle emissioni o di aumento delle rimozioni di GHG.
Definisce i principi, i requisiti e le linee guida relativi a: programmi e progetti GHG, validazione/verifica, registri, da considerarsi aggiuntivi al quadro di regole, ove esistenti, stabilite per il mercato dei crediti di carbonio dal legislatore.
I prodotti ottenuti da processi di recupero di Pneumatici Fuori Uso (PFU) rientrano, come tutti i prodotti contenenti sostanze chimiche, nel campo di applicazione del Regolamento (CE) n. 1907/2006 e s.m.i. concernente la loro registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione (Regolamento REACh o REACh). Il materiale proveniente da un’operazione di recupero di un rifiuto, cessando di essere tale (cosiddetto End of waste), può assumere la qualifica di sostanza, miscela o articolo e, in quanto tale, risulta soggetto alle disposizioni previste dal Regolamento REACh.
Gli obblighi in capo alle imprese si differenziano in base al ruolo ricoperto nella catena di approvvigionamento e sono strettamente connessi alla composizione chimica del materiale recuperato. Al fine di essere conformi ai suddetti Regolamenti Comunitari diventa quindi fondamentale per le imprese possedere informazioni univoche sulle sostanze contenute nel polverino e nel granulo, o in altri prodotti derivanti dal trattamento dei PFU, e conoscere il proprio ruolo all’interno della catena di approvvigionamento del materiale in oggetto così da implementare gli strumenti operativi necessari all’adempimento degli obblighi identificati sulla base di tali informazioni.
6 progetti, futuri rapporti tecnici e parti dello stesso UNI/TR “Materiali da recupero di pneumatici fuori uso - Linea guida per la conformità di granuli e polverini ai Regolamenti REACh e CLP” forniscono ai vari attori della catena di approvvigionamento di granuli, polverini e di prodotti derivanti dal trattamento dei Pneumatici Fuori Uso (PFU), gli strumenti necessariper verificare la conformità ai Regolamenti citati. Rappresentano delle guide per meglio identificare gli obblighi previstidai suddetti Regolamenti Europei, individuando le procedure per adempiere a tali obblighi.
Nello specifico riguardano:
UNI1606734 “Parte 1: Generalità”
UNI1606735 “Parte 2: Produttori di granulo/polverino da PFU tal quale”
UNI1606736 “Parte 3: Distributori di miscele”
UNI1606737 “Parte 4: Utilizzatori di miscele”
UNI1606738 “Parte 5: Produttori di articoli”
UNI1606739 “Parte 6: Importatori e fabbricanti di miscele diverse da granulo/polverino tal quale”.
L'inchiesta pubblica finale serve a raccogliere i commenti degli operatori e a ottenere il consenso più allargato possibile prima che il progetto diventi una norma, soprattutto da parte di chi non ha potuto partecipare alla prima fase di elaborazione normativa.
Data di scadenza dell’inchiesta pubblica finale: 30 gennaio 2021.