Informazioni più dettagliate nelle Linee Guida 24-2015
I filtri più comuni non rimuovono le particelle ultrafini
Rick Karg, membro del comitato delle Linee Guida 24 che ha curato la revisione della parte in questione, fa notare che i filtri antiparticolato con valore minimo di efficienza (MERV-Minimun Efficiency Reporting Value), ovvero con un rating inferiore a 6, sono in grado di rimuovere in modo ottimale le grandi particelle visibili, come le fibre, insetti, polveri di modeste dimensioni e pollini, ma non riescono invece ad intercettare le particelle ultrafini (inferiori a 2,5 micron).
Ricerche recenti- dichiara Karg- suggeriscono che le particelle inferiori a 2,5 micron (PM2.5) possono essere fra le cause maggiori dell'inquinamento interno, con delle conseguenze molto gravi per la salute degli occupanti. Di contro, il PM2.5 è anche il contaminante più semplice da rimuovere negli ambienti interni attraverso la filtrazione. E' quindi di fondamentale importanza installare dei filtri che abbiamo un valore di efficienza di almeno 10 (MERV 10).Raccomandati filtri con almeno un MERV 13
Le Linee Guida aggiornate raccomandano, infatti, l'utilizzo di filtri che abbiano un rating MERV dai 13 in su. I vantaggi- sottolinea ancora Karg- non sono soltanto a livello di confort e salute ma interessano anche i consumi energetici e i costi manutentivi, perché un'ottima filtrazione consente alla macchina di lavorare con un carico inferiore, riducendo l'utilizzo di energia e il rischio di malfunzionamenti.
In Europa a che punto siamo?
Questo il panorama statunitense ma in Europa cosa sta succendendo in materia di filtrazione? Lo scenario normativo è sicuramente in evoluzione anche se non esiste ancora una normativa chiara e condivisibile. In un interessante articolo a firma di Riccardo Romanò, pubblicato sulla rivista Aicarr Journal n.21 e intitolato 'Filtri e normativa. A che punto siamo?' (SCARICA IL PDF ALLEGATO) si fa un pò il punto della situazione.