Installare un collettore solare sul proprio tetto spesso comporta un impatto estetico non sottovalutabile che potrebbe, in alcuni casi, anche scoraggiare i proprietari di casa dall’affrontare costosi interventi per aumentare l’indipendenza energetica.
Ridotto impatto estetico. Ma, anche se l’aspetto estetico dovrebbe passare in secondo piano quando si tratta di generazione distribuita, una soluzione a portata di mano sembra arrivare dalla vicina Spagna.
L’azienda Cupa Pizarras ha lanciato sul mercato Thermoslate, il sistema di copertura a lastre in ardesia che integra celle solari per la produzione di acqua calda e il riscaldamento domestico.
Sfruttare il calore solare per il riscaldamento dell’acqua riscuote sempre più successo in quei Paesi, come la Spagna, dove, grazie alle caratteristiche geografiche e climatiche, le potenzialità dell’energia solare sono più di una semplice alternativa, ma rappresentano una valida opportunità da percorrere.
Meno consumo di energia. Data la caratteristica colorazione scura dell’ardesia naturale, il calore del sole viene assorbito con maggiore facilità e un tetto composto da lastre Thermoslate è in grado, stando ai dati fornita dall’azienda, di produrre circa due terzi del fabbisogno di acqua calda di un’abitazione e ridurre fino all’85% il consumo di energia.
Metodo di installazione. Lo speciale sistema può essere impiegato non solo per le coperture, ma anche per pavimentazioni da esterno o rivestimenti per pareti.
Per l’applicazione su tetti, sono disponibili due diversi metodi di installazione:
- applicazione delle lastre mediante chiodi, più simile ai metodi tradizionali a tegole;
- applicazione delle lastre mediante ganci che facilita le operazioni di manutenzione e sostituzione dei pezzi danneggiati.