Quando l'università è collegata direttamente alla stazione ferroviaria

Il nuovo Manukau Institute of Technology (MIT) di Auckland è uno spazio aperto ed accessibile, progettato per incentivare l'istruzione universitaria

giovedì 2 luglio 2015 - Erika Seghetti

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Dare la possibilità agli studenti di raggiungere in modo più semplice la Facoltà, ma sopratutto consentire a visitatori e pendolari di 'dare un occhio' all'istituto. Nasce con questi obiettivi il megaprogetto realizzato ad Auckland, in Nuova Zelanda, che ha previsto la realizzazione della nuova sede del Manukau Institute of Technology (MIT), integrandola ad una nuova stazione ferroviaria. Con la speranza di incentivare le iscrizioni universitarie molto basse rispetto alla media nazionale.

L'edificio, progettato dallo studio di architettura Warren e Mahoney, fa dell'apertura il suo concept principale. Non vi sono barriere all'ingresso ed è consentito a tutti di entrare nel grande atrio dal quale è possibile accedere ai sei piani sovrastanti.

Gli spazi sono stati realizzati all'insegna dell'informalità, di modo da non 'mettere in soggezione' il visitatore, e della flessibilità. Molte le aree accessibili liberamente, dove è possibile sostare senza vincoli.

Quelle riservate agli studenti, sale studio o spazi ricreativi, sono altrettanto modulari per consentire una maggiore interazione.

L'edificio è un mix di materiali e sistemi sostenibili. La copertura interna è costituita da pannelli in legno lamellare sostenute da grandi travi in acciaio.

Le facciate esterne sono perlopiù vetrate, inframmezzate da inserti in acciaio a forma diamantata e da un sistema di schermatura solare che protegge gli interni da un eccessiva irradiazione.