“È auspicabile che aumenti il numero di ragazze che frequentano le facoltà universitarie scientifiche”. Lo ha affermato a margine della cerimonia di premiazione Silvia Repertorio, presidente del Gruppo DKC.
Si è tenuta lo scorso 14 novembre a Roma la cerimonia di conferimento dei Premi “Tesi di Laurea Ingenio al Femminile”, manifestazione creata per volontà del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e giunta quest’anno alla sua quarta edizione. L’iniziativa, finalizzata a promuovere l’Obiettivo 5 della Agenda ONU 2030 sulla parità di genere, si inserisce all’interno del più vasto progetto denominato «Ingenio al Femminile. Storie di donne che lasciano il segno», nato nel 2013 allo scopo di valorizzare la figura femminile nell’ambito delle professioni ingegneristiche che ancora oggi vengono percepite dall’immaginario collettivo come tipicamente maschili.
Motivi e obiettivi del Premio
Il Premio, istituito dal CNI in collaborazione con Cesop HR Consulting Company, specializzata nella consulenza strategica aziendale in ambito Employer Branding e HR Digital Communications, si pone l’obiettivo di sostenere le neolaureate in ingegneria. L’iniziativa mira a favorire il loro ingresso nel mondo del lavoro, garantendo pari opportunità e retribuzioni rispetto ai colleghi uomini. A partire dalla sua prima edizione, un gruppo di Aziende Ambassador ha voluto contribuire fattivamente alla sua riuscita offrendo occasioni di colloqui di lavoro e/o di stages alle partecipanti, occasioni che spesso hanno rappresentato l’inizio di un rapporto di lavoro stabile. Tra quest’ultime spicca, in occasione dell’edizione 2024, il nome di DKC Europe.
“Quest’anno il nostro premio – ha affermato il Presidente del CNI Angelo Domenico Perrini – ha voluto sottolineare quanto l’ingegneria si sia trasformata in una disciplina che attraversa in maniera trasversale molte aree di intervento e che implica per questo la capacità progettuale di coordinare e raccordare fra loro molteplici attività. Questa consapevolezza, se diffusa anche presso la nostra componente femminile, consentirà una più efficace realizzazione degli obiettivi sintetizzati dal paradigma Industria 5.0”, modello di sviluppo che pone al centro dell’attenzione l’essere umano, trasformando radicalmente il modo in cui le aziende concepiscono il lavoro e l’innovazione.
Le cinque vincitrici del premio sono state scelte tra circa 200 candidate, tutte laureate in ingegneria o neodottoresse di ricerca, dimostrando in che modo le loro tesi si inseriscono nel contesto del paradigma 5.0.
DKC Europe sostiene il progetto
“Crediamo in ogni forma di sostenibilità – ha dichiarato la Presidente del Gruppo DKC Silvia Repertorio – e a maggior ragione siamo impegnati a favorire quella sociale, consapevoli che fare impresa oggi preveda, anche su questo versante, una responsabilità inevitabile”. “Siamo convinti – ha aggiunto – che un elemento chiave in questo sforzo sia rappresentato proprio da una promozione dell’uguaglianza di genere nel mondo del lavoro”. La valorizzazione della figura della laureata in ambito tecnico, intento alla base del Premio, è un’idea che ha trovato in DKC un convinto sostegno. Tuttavia, e la Presidente del Gruppo DKC lo ha ancora una volta segnalato, serve intervenire a monte: “Occorre promuovere forme di sensibilizzazione inerenti alle scelte educative delle ragazze, serve intervenire attivando processi di consapevolezza a partire dagli spazi scolastici – ha insistito Silvia Repertorio alla luce della scarsa presenza femminile nelle facoltà universitarie focalizzate su discipline STEM. “Colmare questo gap – ha concluso – è un impegno a cui serve fare fronte anche in ragione del fatto che un mondo in continua trasformazione non può prescindere dall’assegnare alle donne, in ambiti e professioni legate alla scienza, una parte sempre più significativa”.
Il Premio “Tesi di Laurea Ingenio al Femminile” continua a rappresentare un segnale concreto verso un cambiamento culturale necessario, grazie alla sinergia tra istituzioni, aziende come DKC e le giovani ingegnere protagoniste del futuro. Un passo in avanti per rendere il mondo del lavoro un luogo dove il merito e le competenze possano davvero prevalere.