Ultime notizie

Quarta rivoluzione industriale, solo il 40% degli studi professionali ha investito in tecnologie digitali

Il presidente di Confprofessioni in audizione alla commissione Lavoro del Senato: sostenere gli investimenti per aumentare la competitività degli studi. Bene i contratti di reti, ma rivedere le norme sulle società tra professionisti

mercoledì 5 luglio 2017 - Redazione Build News

1_a_b_industria-4.0-bbb

«La quarta rivoluzione industriale esprimerà tutte le sue potenzialità solo quando verrà colmato il digital divide nelle libere professioni. Nonostante un trend di crescita costante, solo il 40% degli studi professionali ha investito nelle tecnologie digitali, spendendo oltre 1,4 miliardi di euro nelle nuove tecnologie. Un ritardo che rischia di rallentare la competitività dei professionisti italiani sui mercati internazionali». È una fotografia “mossa” quella che il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, ha presentato stamane alla commissione Lavoro del Senato nel corso delle audizioni su “L'impatto sul mercato del lavoro della Quarta rivoluzione industriale”, tema fortemente voluto dal presidente Maurizio Sacconi.

Secondo Stella «occorre accelerare il rapporto tra professionisti e strumenti tecnologici e digitali. A partire anzitutto da una riforma del sistema di formazione nelle Università e nei corsi di aggiornamento, che devono orientarsi verso metodi basati sull’accrescimento delle competenze pratiche, integrando nei programmi formativi universitari e nella formazione continua competenze tecnologiche, in modo da legare l’identità del professionista agli strumenti digitali».

Ma non solo, perché anche il pubblico deve fare la sua parte per sostenere il settore delle professioni sugli investimenti nel digitale «attraverso l’utilizzo dei benefici e sistemi di premialità economica che sono a disposizione dello Stato e delle Regioni, sfruttando le risorse per lo sviluppo messe a disposizione dai programmi europei» ha aggiunto il presidente di Confprofessioni, sottolineando che è necessario intervenire anche sulle infrastrutture normative. «La partecipazione dei professionisti ai contratti di rete, introdotta con la nuova legge sul lavoro autonomo, favorirà certamente le aggregazioni multidisciplinari - ha concluso Stella - ma bisogna intervenire anche sulle Società tra professionisti per vincere la sfida del professionista 4.0».

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore


Ultime notizie
Salva Milano, la Camera approva la proposta di legge

Per consentire il superamento dei limiti di altezza e volumetrici per interventi...

Progetti
Fascicolo Sanitario nazionale: si entra nella fase 2.0

Il terzo incontro del convengo che promuove l’uso dell’FSE si è tenuto...

Prodotti
Dispositivi per impianti idrici versatili ed efficienti

Le soluzioni SOCLA di Watts sono pensate per la regolazione e la...