Il dibattito pubblico è uno strumento di governance essenziale per la realizzazione di infrastrutture sostenibili, secondo l’approccio definito dal G20. Il Mims ha rafforzato questo istituto abbassando le soglie di valore delle opere al di sopra delle quali diventa obbligatorio. Per agevolarne lo svolgimento, a giugno 2021 il Ministero ha emanato le linee guida per dettagliare le varie fasi del procedimento. A settembre scorso sono state definite ulteriori linee guida per la gestione della procedura abbreviata a cui saranno sottoposte le opere del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
“Non si possono realizzare infrastrutture importanti senza coinvolgere chi le dovrà usare”. Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha voluto ribadire così l’importanza dello strumento del dibattito pubblico, che ha voluto rilanciare con convinzione, e che è stato avviato sul raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara, opera inserita nel Pnrr, e presentato nel corso di una conferenza stampa svoltasi venerdì scorso a Pescara. Insieme al Ministro, che si è collegato in videoconferenza, hanno partecipato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il Commissario straordinario Vincenzo Macello, la presidente della Commissione Nazionale per il Dibattito Pubblico, Caterina Cittadino e la coordinatrice del dibattito pubblico della linea, Iolanda Romano. In particolare, il dibattito pubblico è stato avviato per i lotti Interporto d’Abruzzo-Manoppello e Manoppello-Scafa con l’obiettivo di raccogliere dagli esperti e dalla comunità locale osservazioni e proposte per consentire a Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) di migliorare il progetto. Il Ministro Giovannini ha anche annunciato che ad aprile Rfi avvierà una seconda iniziativa di dibattito pubblico per l’intera tratta Pescara-Interporto d’Abruzzo.
“Il dibattito pubblico consentirà di accelerare i processi, non di rallentarli”, ha spiegato il Ministro aggiungendo che quello che si è svolto per la circonvallazione di Trento “è stato un successo” con 1.008 persone coinvolte, 6.000 raggiunte attraverso i social media, 17 incontri effettuati di cui 6 con i cittadini e 11 con i tecnici, 53 documenti ricevuti dagli stakeholder, 125 articoli pubblicati sulla stampa. “In Francia il dibattito pubblico è ben consolidato. In Italia – ha aggiunto il Ministro – dobbiamo imparare da esperienze come quella di Trento l’uso di questo strumento di apprendimento collettivo che deve diventare la normalità. La collaborazione interistituzionale e con i territori è fondamentale per la trasformazione culturale nella realizzazione delle opere pubbliche”.
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