La Direttiva 2012/19/UE, recepita in Italia dal Decreto Legislativo 49/2014, prevede che tutti i produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) finanzino la raccolta, il trattamento e il recupero del prodotto a fine vita.
Rientrano nell’applicazione della direttiva tutte le “apparecchiature che dipendono, per un corretto funzionamento, da correnti elettriche o campi elettromagnetici e apparecchi di generazione, trasferimento e misura di queste correnti e campi e progettate per essere usate con una tensione non superiore a 1000 volt per la corrente alternata e a 1500 volt per la corrente continua”. La direttiva si applica solamente ai prodotti finiti e non ai componenti.
“A partire dal 15 agosto 2018, con l’entrata in vigore di questa normativa, anche le apparecchiature per il trattamento dell’acqua commercializzate con alimentazione elettrica devono rispettare questa direttiva recando le informazioni previste dall’articolo 26 del D.Lgs 49/2014. Nel caso di apparecchiature per il trattamento acqua dove la parte elettrica o elettronica ha la sola funzione di automatizzare i processi che possono essere svolti anche manualmente (lavaggi, rigenerazione addolcitori…) allora rientrano nella Direttiva solo le parti elettriche ed elettroniche”, precisa Lauro Prati, Presidente di Aqua Italia (ANIMA-Confindustria).
Sono, poi, escluse le apparecchiature per il trattamento dell’acqua nelle quali l’energia elettrica svolge esclusivamente una funzione di supporto, accensione o controllo e tutte le apparecchiature di grandi dimensioni nonché quelle progettate per essere incorporate in una installazione fissa di grandi dimensioni o “utensile industriale fisso di grandi dimensioni”.
Si ricorda che le apparecchiature coinvolte possono essere utilizzate sia in ambito domestico sia in ambito professionale.
Aqua Italia, in questo mutato contesto normativo, ha definito il criterio per l’individuazione dei RAEE originati da nuclei domestici al fine di favorire un’interpretazione armonizzata nel pieno rispetto dei principi interpretativi identificati dalla direttiva comunitaria per i sistemi tipici del trattamento acqua:
Grazie all’introduzione di questa nuova norma verranno introdotte misure e procedure volte a proteggere l’ambiente e la salute umana prevenendo o riducendo gli impatti negativi derivanti dalla progettazione e dalla produzione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, migliorando l’efficacia dell’uso delle risorse per conseguire obiettivi di sviluppo sostenibile.
In allegato l’elenco delle principali tecnologie e apparecchiature per il trattamento dell’acqua (Allegato 1).