Il Gse ha pubblicato il “Rapporto sulle aste di quote europee di emissione - I Trimestre 2017”, che fornisce l’aggiornamento trimestrale sulle aste di EUA ed EUA A nell’ambito dello European Union Emissions Trading System (EU ETS).
Dal Rapporto si evince che l’Italia, ricava quasi 132 milioni di euro (10,7% circa del totale dei proventi) dal collocamento di quasi 26 milioni di EUA; non si sono tenute sessioni d’asta per l’aviazione (EUA A).
Il comparto energetico continua quindi a figurare tra i driver principali del prezzo delle quote che, nel trimestre, registra un movimento laterale nel ristretto range 4,63-5,74 euro.
Differentemente da quanto registrato nel 2016, il prezzo delle EUA si colloca sotto il valore medio dello switching price carbone-gas, registrando un differenziale di circa 9,5 euro, ma rientra comunque nella banda inferiore del “corridoio utile” per il passaggio da carbone a gas.
Perché il prezzo della CO2 dia un contributo al passaggio di combustibile nella generazione elettrica, sarebbe stato necessario, nel trimestre, un price support di almeno pari valore.
A diciannove mesi dalla proposta della Commissione, il processo di riforma della Direttiva tira le prime somme: Parlamento e Consiglio hanno posto l’accento sulle misure per rafforzare l’equilibrio del mercato e il segnale di prezzo della quota di emissione.
In allegato il Rapporto