L'Abi (Associazione bancaria italiana) ha reso noti i risultati dell'ultimo monitoraggio sull'Accordo per il credito 2013, iniziativa attiva fino allo scorso 31 marzo e rinnovata con il nuovo Accordo per il credito 2015 tra l'ABI e tutte le altre Associazioni di Impresa, in vigore fino al 31 dicembre 2017 (LEGGI TUTTO).
Complessivamente, sono state 40.776, tra ottobre 2013 e febbraio 2015, le domande di sospensione del pagamento delle rate per un controvalore complessivo di debito residuo pari a 14 miliardi di euro e una maggior liquidità a disposizione delle imprese di 1,7 miliardi.
IL 18,6% DELLE DOMANDE DI SOSPENSIONE ACCOLTE È RIFERITO AD IMPRESE DEL SETTORE “EDILIZIA E OPERE PUBBLICHE”. L'analisi relativa alla distribuzione delle domande di sospensione accolte per attività economica dell'impresa richiedente evidenzia che il 27,1% delle domande è riferito ad imprese del settore “commercio e alberghiero”, il 18,6% ad imprese del settore “edilizia e opere pubbliche”, il 14,9% ad imprese del settore “industria”. Seguono i settori “artigianato” (8,1%), “agricoltura” (6,2%) e “altri servizi” (25,1%).
In attesa degli ultimi dati relativi a marzo, l'Abi ricorda che il nuovo Accordo per il Credito 2015 consente di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati, con la sola esclusione di quelli per i quali la sospensione e stata richiesta nei 24 mesi precedenti.