“Nei cinque principali Paesi europei nel 2014 il fatturato dell’industria immobiliare è stato di circa 1.400 miliardi di euro. E' sempre più importante il peso dei servizi immobiliari, la cui incidenza sul Pil ha raggiunto il 9,5 per cento”.
Lo ha evidenziato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, nel suo intervento al workshop “Valutare secondo Bce”.
“Il numero di addetti ai servizi immobiliari nei cinque principali Paesi europei – ha detto Breglia - supera 2,3 milioni, che rappresentano quasi il ventidue per cento degli occupati totali nell’industria immobiliare, rispetto al 16,7 per cento di dieci anni fa.
Nonostante la recessione, che ha comportato l’uscita dal mercato di un elevato numero di società, i servizi immobiliari hanno continuato a svilupparsi, a fronte di un andamento stagnante degli altri comparti dell’industria immobiliare e dell’occupazione in generale.
Regno Unito e Francia sono i Paesi con la percentuale più elevata di addetti nel settore dei servizi, segno di un’industria più matura e dotata di un maggiore equilibrio tra le diverse attività.
In Germania la percentuale è più bassa, anche se la realtà è estremamente differenziata a seconda delle città, mentre la Spagna è ancora dominata dalle attività più tradizionali, nonostante abbia portato avanti un processo di innovazione negli ultimi anni.
L’Italia è partita con qualche anno di ritardo, ma nell’ultimo periodo si è allineata ai concorrenti europei, almeno dal punto di vista quantitativo.
Il comparto dei servizi include lo sviluppo immobiliare, l’intermediazione, l’asset management e la consulenza (valutazione e ricerca)”.
LO SVILUPPO IMMOBILIARE. “Si è iniziato a parlare di promozione immobiliare a partire dal 1950, sebbene nei primi vent’anni di attività il comparto fosse rappresentato da poche piccole società, composte da imprenditori che operavano in modo tradizionale.
Quasi il novanta per cento delle società di promozione immobiliare attualmente esistenti è stato creato dopo il 1970 e il quaranta per cento risale al periodo.
Attualmente l’attività di sviluppo nei cinque principali Paesi europei impiega complessivamente circa 500mila persone.
La percentuale rispetto al totale dei servizi immobiliari è più bassa in Francia e Regno Unito, a conferma della maggiore diversificazione e sofisticazione dei due mercati”.
ASSET MANAGEMENT. “La gestione dei patrimoni immobiliari è un’area di business in forte espansione. E’ l’insieme delle operazioni aventi per oggetto la creazione di valore aggiunto della proprietà. L’obiettivo del gestore patrimoniale è di studiare le varie alternative allo scopo di ottenere il miglior utilizzo della proprietà e procurare il maggiore ritorno all’investitore. In Europa ci sono più di 32mila società di asset management che occupano 95mila persone, oltre a 435 mila impieghi indiretti.
Accanto all’asset management si pongono le funzioni di project management, mirata a rendere efficiente la realizzazione del prodotto, tenendone sotto controllo tempi, costi e qualità, e di facility management, tesa ad aumentare la redditività dell’investimento immobiliare”.
INTERMEDIAZIONE. “Si tratta del comparto che ha subito più pesantemente gli effetti della crisi economica, a causa del crollo della domanda, e della diffusione di Internet, che ha modificato radicalmente l’attività dell’agente immobiliare.
Non esistono statistiche ufficiali, dal momento che il settore è estremamente variegato, suddiviso tra grandi società, agenzie in franchising e un elevato numero di liberi professionisti, soprattutto in Italia, che sfuggono alle rilevazioni.
Proprio in Italia si stima il maggior numero di agenti, intorno a 50mila, seguiti dai 30mila di Francia e Regno Unito.
Germania e Spagna si collocano al fondo della classifica, rispettivamente con 12 e 8mila agenti”.
CONSULENZA E VALUTAZIONE. “Il peso della consulenza sul settore dei servizi immobiliari è aumentato rapidamente negli ultimi anni e le società di consulenza rappresentano importanti protagonisti del processo di cambiamento e crescita qualitativa del mercato immobiliare europeo.
Il processo di consolidamento dell’industria immobiliare, sostenuto dalla globalizzazione dell’economia, è particolarmente evidente nel settore della consulenza, che ha dovuto innovarsi per rispondere alle esigenze sempre più diversificate di investitori, affittuari e operatori”.