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Recepimento direttiva UE prestazione energetica edifici: il programma di azione del Governo

Nel programma di azione del Governo in materia ambientale per il triennio 2025-2027, è prevista anche l’attività propedeutica all’attuazione della riforma delle detrazioni fiscali, necessaria per definire un unico e semplice meccanismo per la riqualificazione energetica del residenziale civile

mercoledì 19 febbraio 2025 - Alessandro Giraudi

[] Fonte Pixabay

“Nel corso del 2025 proseguirà la strategia di decarbonizzazione dell'economia mediante l'attuazione di quattro linee strategiche: efficienza, rinnovabili, riduzione delle emissioni, ricerca e innovazione”.

È quanto prevede il programma di azione del Governo in materia ambientale per il 2025 e per il triennio 2025-2027, pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

Recepimento direttiva UE prestazione energetica degli edifici

Per quanto riguarda l'ambito dell'efficienza energetica, sono previste alcune azioni prioritarie. Tra queste, la prosecuzione dell’istruttoria per il recepimento della direttiva (UE) 2023/1791 del 13 settembre 2023 sull’efficienza energetica (EED) e dell’istruttoria per il recepimento della direttiva (UE) 2024/1275 sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD).

È prevista l’attività propedeutica all’attuazione della riforma delle detrazioni fiscali, necessaria per definire un unico e semplice meccanismo per la riqualificazione energetica degli edifici del settore residenziale civile.

C'è in cantiere anche la riforma del “Fondo Nazionale Efficienza Energetica”, mediante l’adeguamento al Regolamento (UE) 2023/1315 (c.d. Regolamento GBER) e l’attivazione della sezione del Fondo riservata al rilascio di garanzie, anche per la realizzazione di interventi nel settore residenziale.

Oltre alla conclusione del processo di semplificazione delle procedure di accesso ai “Certificati bianchi", è prevista la definizione di nuove misure per la promozione dell’efficienza energetica degli edifici della P.A., ivi incluso il potenziamento e l’accelerazione del “Programma per la Riqualificazione Energetica degli edifici della Pubblica Amministrazione Centrale”.

Rinnovabili

Per quanto concerne le rinnovabili, nel corso del 2024 sono stati avviati i lavori sullo schema di decreto volto a dare continuità al percorso di incentivazione delle tecnologie più mature e con costi fissi bassi o comunque suscettibili di sensibile riduzione, come eolico e solare (c.d. FERX).

Con riferimento alla realizzazione delle infrastrutture energetiche indispensabili, non è più rinviabile un intervento che riesca ad incidere in modo significativo sul fenomeno dell’opposizione alla realizzazione degli interventi a livello locale (NIMBY).

Inoltre, la recente revisione della direttiva EU ETS, parte del pacchetto “Fit for 55”, ha ampliato il campo di applicazione che ora prevede l'inclusione graduale di nuovi settori, incluso il settore dell'edilizia.

Piano di azione per il radon

L’Italia è chiamata ad attuare il Piano di azione per il radon (PNAR), di cui all’art. 10 del d.lg.s 31 luglio 2020, n. 101, ricezione della Direttiva 2013/59/Euratom. Gli indirizzi del PNAR hanno l’obiettivo di mettere in atto gli interventi volti a prevenire e ridurre i rischi di lungo termine dovuti all'esposizione al radon nelle abitazioni, negli edifici pubblici e nei luoghi di lavoro, anche di nuova costruzione, per qualsiasi fonte di radon.

Si procederà alla classificazione delle zone in cui si prevede che la concentrazione di radon, come media annua, superi il livello di riferimento nazionale in un numero significativo di edifici.

Sarà necessario diffondere le regole tecniche e i criteri di realizzazione di misure per prevenire l'ingresso del radon negli edifici di nuova costruzione.

Per l’attuazione degli indirizzi del PNAR, sarà fondamentale un approccio sinergico che includa gli altri dicasteri competenti, gli enti pubblici coinvolti, le Regioni e gli Enti locali.

Consumo del suolo

In merito al consumo del suolo, è previsto il monitoraggio dei lavori a livello europeo in merito al dossier relativo alla proposta di direttiva sul monitoraggio del suolo (Soil Monitoring Law). Ad approvazione avvenuta, sarà avviata la procedura del suo recepimento, nell’orizzonte di una proficua sinergia con gli altri soggetti istituzionali e con gli stakeholder.

Inoltre, è necessario approvare una legge nazionale sul consumo di suolo in conformità agli obiettivi europei, che affermi i principi fondamentali di riuso, rigenerazione urbana e limitazione del consumo dello stesso.

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