Ultime notizie

Recovery Plan e rinnovabili, verso la semplificazione degli iter

Lo stesso modus operandi dovrebbe essere esteso a tutte le altre attività del MiTE (ministero della Transizione Ecologica)

giovedì 18 marzo 2021 - Redazione Build News

mite

di Franco Metta

Mario Draghi settimana scorsa si interrogava sul perché utilizziamo troppe terminologie inglesi. Il plurale in quel caso non sarebbe maiestatis. Per questo, nella riunione che ha tenuto con i ministri competenti all’ordine del giorno c’era il Piano nazionale di ripresa e resilienza, meglio conosciuto come Recovery plan,  che dovrebbe essere presentato a Bruxelles entro la fine di aprile.

La riscrittura del piano, che come noto è stato il fattore determinante per la caduta del governo Conte bis, è ancora un cantiere aperto. Si parte comunque da quello che ha lasciato il precedente esecutivo, una base comune di dati e informazioni che ora occorre integrare e affinare, come ha tenuto a precisare il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.

Quello che preoccupa il ministro non sono tanto le linee programmatiche che compongono la roadmap, quanto piuttosto l’attuazione del piano, la messa in opera. La ricetta per superare il “muro” burocratico sembra essere quella della semplificazione e dello snellimento degli iter autorizzativi, per accelerare la realizzazione degli impianti rinnovabili. Ricordiamo che ai progetti green arriveranno buona parte delle risorse del Recovery Fund.

Finora sono stati realizzati un decimo degli impianti rinnovabili previsti dal Piano nazionale energia e clima, e mediamente hanno richiesto 4-5 anni per gli iter autorizzativi. Si tratta ora di allinearsi ai nuovi obiettivi europei, che richiedono tempi più rapidi per quanto concerne la valutazione di impatto ambientale. Per ottenere questo si era già dato avvio a un gruppo di lavoro con i ministri interministeriale e che riguarda tutta la governance del Pnrr. “In tre settimane sono stati già istruiti il 50% dei progetti green”, ha evidenziato il ministro. Lo stesso modus operandi dovrebbe essere poi esteso a tutte le altre attività del MiTE (ministero della Transizione Ecologica), e non essere solo limitato per la parte che riguarda il Recovery Plan.

Infine, sempre in tema di rinnovabili, ma oltre il tema delle procedure autorizzative, il ministero intende definire il decreto Fer2, che riguarda gli incentivi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Per fine settembre è atteso il piano per identificare le aree idonee all’installazione di trivelle.

Leggi anche: Recovery Plan, Cingolani: nelle ultime tre settimane istruiti circa il 50% dei progetti green del PNRR

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore


Ultime notizie
Salva Milano, la Camera approva la proposta di legge

Per consentire il superamento dei limiti di altezza e volumetrici per interventi...

Progetti
Fascicolo Sanitario nazionale: si entra nella fase 2.0

Il terzo incontro del convengo che promuove l’uso dell’FSE si è tenuto...

Prodotti
Dispositivi per impianti idrici versatili ed efficienti

Le soluzioni SOCLA di Watts sono pensate per la regolazione e la...