Ieri durante la presentazione del primo Rapporto nazionale sulla Green society organizzato da Legambiente, il Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi e il Presidente nazionale di Legambiente, Rossella Muroni, hanno annunciato la sottoscrizione di un accordo finalizzato all’avvio di iniziative ed attività di green society e green economy volte alla valorizzazione, al recupero e al riuso del patrimonio immobiliare pubblico.
Con la sottoscrizione del protocollo si è di fatto formalizzata una collaborazione, già avviata negli ultimi mesi, improntata alla avvio di iniziative comuni che possano, da un lato, promuovere lo sviluppo sostenibile, la difesa e la salvaguardia del paesaggio e la valorizzazione delle aree protette e, dall’altro, contribuire allo sviluppo delle iniziative a rete che l’Agenzia sta strutturando e promuovendo per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, a partire dal progetto a rete Cammini e Percorsi. Queste iniziative comuni potranno interessare sia terreni per favorire la produzione di energia da fonti rinnovabili, l'ecoturismo, le filiere delle produzioni agroalimentari e l'artigianato locale, sia aree urbane per lo sviluppo di un'economia circolare, la riqualificazione ambientale di zone abbandonate nonché l’aggregazione e la coesione sociale.
L’accordo è stato reso pubblico da Roberto Reggi nell’incontro tenuto all’Urban Center alla presenza dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Milano, PierFrancesco Maran e del curatore del volume Vittorio Cogliati Dezza e, tra gli altri, del Direttore di Vita, Riccardo Bonacina, del sociologo Aldo Bonomi, e del Presidente Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto.
“La sostenibilità ambientale ed economica presuppone uno sforzo collettivo e condiviso che parta da una sensibilità nuova verso ogni attività messa in campo” – ha dichiarato Roberto Reggi - “Lavorare fianco a fianco con le istituzioni e le associazioni è un dovere verso la comunità: le nostre città sono piene di immobili che aspettano nuove funzioni grazie a percorsi di rigenerazione e riqualificazione. Questi edifici sono una risorsa reale e possono costituire una risposta a domande di riuso e rifunzionalizzazione.”
“I beni comuni possono essere l’asset di un nuovo modello di sviluppo per progettare dal basso attività di riuso e rigenerazione che diano impulso a quella economia civile che può essere desiderabile per uscire, insieme, dalla crisi – ha dichiarato Rossella Muroni – da queste sperimentazioni sui territori nasce una nuova sussidiarietà circolare tra soggetti pubblici e privati, tra società civile organizzata, imprese sociali e amministrazioni centrali e locali, innescando nuovi cicli virtuosi.”