Il Regolamento sui Gas Fluorurati (F-Gas Regulation) del 2014 ha introdotto una serie di misure per ridurre gradualmente il consumo di idrofluorocarburi HFC dell’80% (espresso in termini percentuali di CO2 equivalente) entro il 2030.
Questa riduzione sta avvenendo per fasi in cui le quantità di HFC immesse nel mercato vengono gradualmente ridotte mediante l’assegnazione di quote da parte della Commissione Europea ai produttori e agli importatori di HFC sfusi e una serie di divieti che interessano le applicazioni di refrigerazione e condizionamento.
Nel settore della grande distribuzione gli impianti di refrigerazione rappresentano una delle voci che registrano il maggior consumo di energia e sono responsabili del 20% circa di perdite di refrigerante nell’atmosfera. Ciò ha comportato l’adozione di soluzioni alternative all’utilizzo degli HFC negli impianti frigoriferi con l’introduzione di impianti a CO2 (R-744), un refrigerante naturale, non tossico e non infiammabile, con un basso impatto sul global warming e disponibile ovunque.
Da tempo diffusi in Nord Europa, nell’ambito di supermercati e ipermercati, di recente si è però iniziato a utilizzare questa tecnologia anche per piccole attività di vendita alimentare nel resto d’Europa. In linea con questa tendenza le unità condensanti transcritiche a CO2 da 4kW e 15kW di Panasonic si configurano come la soluzione ideale per la conservazione del cibo, a media o bassa temperatura, in vetrine e celle frigorifere.
La caratteristica principale di queste unità è che la fase di compressione bi-stadio del refrigerante CO2 è realizzata mediante un solo compressore rotativo bi-stadio che, rispetto all’utilizzo di due distinti compressori, permette una significativa riduzione delle dimensioni e del peso dell’unità condensante.
Le unità con capacità da 4KW sono soluzioni compatte (larghe 930mm e alte 900mm) e flessibili, che possono essere impostate per funzionare, a basse e medie temperature, secondo quattro impostazioni iniziali. Le impostazioni possono essere modificate, in modo semplice e intuitivo, ruotando un commutatore. È possibile collegare una sola vetrina refrigerata chiusa e sono ideali anche per celle frigorifere. Panasonic offre una garanzia di 5 anni sul compressore e 2 anni sugli altri componenti.
All’unità condensante transcritica con capacità pari a 15kW è possibile collegare sia una vetrina per la conservazione dei gelati, sia fino a tre vetrine refrigerate (aperte e chiuse) per la conservazione dei cibi. Si tratta dunque di una soluzione “split”, ovvero il compressore e lo scambiatore condensante non sono posizionati all’interno della struttura della vetrina, ma sono resi remoti rispetto a questa. In tal modo si ottiene il significativo vantaggio di non immettere, all’interno del locale in cui sono posizionate le vetrine, il calore di condensazione, con conseguente riduzione del carico termico che deve smaltire l’impianto di condizionamento.
La “remotizzazione” della sezione condensante permette inoltre di evitare il disturbo acustico all’interno degli ambienti occupati, dovuto alla elevata potenza sonora prodotta dal compressore e dal ventilatore della batteria condensante.
Le unità di condensazione con refrigerante CO2, Panasonic serie CR, possono essere controllate da sistemi di supervisione ModBus, come quelli forniti da Carel, Eliwell e Danfoss, che assicurano la registrazione, il controllo e la visualizzazione dei parametri di funzionamento dell’intero sistema di refrigerazione mediante CO2. Eliwell ha recentemente inaugurato a Belluno il nuovo “Innovation Hub: EcoStruxure for Retail”, un “centro demo” che simula un vero e proprio store di supermercato di 450 m2. All’interno dell’Innovation Hub è possibile anche vedere l’integrazione di tecnologie dei partner, come l’unità di condensazione CO2 da 4Kw di Panasonic combinata con il controllore Eliwell ColdFace e collegata al sistema Televis per il monitoraggio e la manutenzione a distanza.