Il Ministero delle Infrastrutture, di concerto con le Regioni e con l'Anci, è al lavoro per la messa a punto del decreto contenente il regolamento edilizio unico, in attuazione del decreto Sblocca Italia (decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito nella legge 11 novembre 2014, n. 164).
La Legge Sblocca Italia, introducendo un nuovo comma all'articolo 4 del Testo Unico Edilizia (DPR n. 380/2001), prevede che il Governo, le regioni e le autonomie locali concludono, in sede di Conferenza unificata, accordi per l'adozione di uno schema di regolamento edilizio-tipo, al fine di semplificare e uniformare le norme e gli adempimenti. Tali accordi costituiscono livello essenziale delle prestazioni, concernenti la tutela della concorrenza e i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale.
DOVRÀ INDICARE I REQUISITI PRESTAZIONALI DEGLI EDIFICI CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA SICUREZZA E AL RISPARMIO ENERGETICO. Il regolamento edilizio-tipo, applicabile su tutto il territorio nazionale, dovrà indicare i requisiti prestazionali degli edifici, con particolare riguardo alla sicurezza e al risparmio energetico. Dovrà essere adottato dai comuni nei termini fissati dai suddetti accordi, e comunque entro i termini previsti dall'articolo 2 della legge n. 241/1990.
MODELLO STANDARD. Per la presentazione della domanda di titoli edilizi, è previsto un modello standard con “parti fisse uguali per tutto il territorio nazionale e parti variabili, che necessariamente dovranno tenere conto della legislazione regionale”, anticipa ItaliaOggi del 21 novembre scorso. Il modello “sarà cartaceo ma soprattutto online, dove a seconda dei contenuti che dovranno essere indicati si apriranno varie finestre da compilare”.
TRE PARTI. Secondo l'anticipazione di ItaliaOggi, il modello standard “sarà suddiviso in tre diverse parti:
- individuazione del richiedente, qualificazione, localizzazione e altri dati fondamentali dell'intervento e onerosità delle opere;
- identificazione dei soggetti coinvolti nella realizzazione dell'opera (titolari, progettisti, incaricati tecnici, eventuali altre imprese esecutrici);
- asseverazione da parte del progettista, identificazione delle superfici e dei volumi, della classificazione urbanistica; dichiarazioni sul superamento delle barriere architettoniche e in generale sulla sicurezza”.