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Regolamento F-Gas, l’Unione Europea discute la proposta di revisione

Il Comitato tecnico europeo per i fluorocarburi propone di introdurre sanzioni dissuasive e armonizzate in Europa per combattere il traffico illegale

mercoledì 14 dicembre 2022 - Redazione Build News

f-gas

La proposta di revisione al Regolamento F-Gas attualmente in fase di valutazione al Parlamento Europeo continua a generare dibattiti sull'esito dei negoziati. A seguito della proposta della Commissione europea di modifica del regolamento sui gas fluorurati, l’EFCTC (il Comitato tecnico europeo per i fluorocarburi), pur accogliendo con favore la revisione, sottolinea la necessità di valutare la fattibilità tecnica e gli effetti indesiderati della riduzione dei gas inclusa nella proposta. Alla luce dell'attuale crisi energetica e del potenziale aumento della domanda di F-gas, un’anticipata e più severa riduzione potrebbe avere ripercussioni negative come l'aumento del traffico illegale di gas fluorurati.

Il mercato illegale di F-Gas in Europa

Per diversi anni, nell'Unione Europea si è sviluppato un importante mercato nero degli idrofluorocarburi (HFC), gas refrigerante utilizzato nei frigoriferi domestici, commerciali e industriali, nonché nei condizionatori d’aria e nelle pompe di calore di abitazioni ed automobili.

L’introduzione di questi gas illegali ad alto potenziale di riscaldamento globale nel mercato unico europeo sta assumendo proporzioni sempre più allarmanti: secondo un’analisi condotta nel 2019 dall’EFCTC (European FluoroCarbons Technical Committee), il mercato nero degli HFC potrebbe rappresentare fino a un terzo delle dimensioni del mercato legale di questi gas. Dal 2019 sono state registrate oltre 390 segnalazioni anonime sulla piattaforma Action Line dell'EFCTC e solo nel 2021 sono state segnalate online 1.595 violazioni, di cui 1.587 sono state risolte con successo. Secondo l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), solo nel 2021 sono state sequestrate oltre 230 tonnellate di gas HFC importate illegalmente.

Lo sviluppo di questo traffico trova la sua origine nella differenza tra le legislazioni adottate per regolamentare gli HFC nelle diverse zone economiche: l’Unione europea ha infatti adottato nel 2014 la cosiddetta legislazione “F-Gas” volta a ridurre del 79% l’uso degli HFC entro il 2030 ed ha assegnato, a ciascun attore del mercato europeo, quote di gas che possono essere immesse sul mercato. Anche un accordo globale del 2019, l’Emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal, prevede la riduzione graduale degli HFC a livello internazionale entro il 2047. Ciononostante, con agende diverse tra Paesi sviluppati e in via di sviluppo, il costo degli HFC nell'Unione Europea, dovuto al sistema di quote in vigore, ha portato allo sviluppo del traffico illegale di questi gas.

È già da diversi anni che l’EFCTC ha lanciato l’allarme sull’urgenza di rafforzare le misure per arginare il commercio illegale di HFC che minaccia le aziende del settore, priva gli Stati membri del gettito fiscale legato all’IVA e alle dogane, permette a una rete di criminalità organizzata di prosperare e mina gli sforzi dell’industria per raggiungere gli obiettivi climatici. L’EFCTC ha quindi istituito una piattaforma "Action Line" che consente a chiunque sospetti un’attività fraudolenta di segnalarla in forma anonima.

Le proposte di EFCTC

Porre fine al traffico illegale di HFC è innanzitutto un’importante questione climatica. Il sistema di quote messo in atto dall'Unione Europea, che obbliga i produttori a ridurre le quantità di HFC immesse sul mercato, ha generato nuove opportunità per i contrabbandieri di riempire il vuoto del mercato legale. Gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra da parte dei Paesi membri e il sistema di quote imposto ai produttori sono quindi oggi minati dal commercio illegale di HFC, le cui sole importazioni illegali hanno rappresentato fino a 31 milioni di tonnellate di CO2 nel 2019.

Sanzioni più severe sono necessarie anche per motivi di sicurezza e ambientali. Gli HFC sono gas liquefatti sotto pressione: lo stoccaggio, il trasporto e l’installazione impropria di HFC illeciti possono causare perdite che hanno un impatto sull'ambiente se non vengono gestiti correttamente e installati da un professionista.

Di fronte a questa situazione, la proposta di revisione delle misure di attuazione del regolamento sui gas fluorurati della Commissione europea, pubblicata nell'aprile 2022, è un primo passo che l’EFCTC accoglie con favore: mira a prevenire il commercio illegale di HFC in Europa, consentendo alle autorità doganali e di sorveglianza di controllare più facilmente le importazioni e le esportazioni e prevedendo di rafforzare e standardizzare le sanzioni tra gli Stati membri.

L’EFCTC è in pieno accordo con queste proposte, che vanno nella giusta direzione, ma ritiene che le misure di applicazione possano e debbano andare oltre. L’EFCTC, pertanto, chiede l'istituzione di sanzioni minime dissuasive armonizzate e una maggiore mobilitazione di ogni Stato membro a livello nazionale, che contribuirà a ridurre il commercio illegale e anche i livelli di emissioni di gas serra.

Nella revisione, la Commissione propone anche un obiettivo di riduzione dell’uso dei gas fluorurati del 98% entro il 2050. Le associazioni degli utilizzatori a valle hanno espresso la preoccupazione che ciò rischi di compromettere la transizione energetica degli Stati membri dell’UE, in particolare frenando lo sviluppo delle pompe di calore, fondamentali per affrontare questa sfida. La drastica riduzione delle quantità di gas fluorurati consentite sul mercato potrebbe inoltre dare origine a un fiorente mercato del commercio illegale.

Nick Campbell, Presidente di EFCTC, ha dichiarato: “Una delle nostre principali preoccupazioni è che le riduzioni delle quantità di gas fluorurati disponibili sul mercato lo renderanno sempre più stretto e incoraggeranno il commercio illegale. Uno dei punti complessi di questa legge è che i produttori di apparecchiature si sono già adattati ai divieti e alle quote annunciati nel 2014, pianificando i loro investimenti. Purtroppo, dovranno riadattarsi molto rapidamente ai cambiamenti introdotti dalla revisione dei gas fluorurati”.

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