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Regolamento REACH, dalla Commissione Ue misure per agevolarne l'attuazione

Sono volte a migliorare la qualità dei fascicoli di registrazione presentati dalle imprese, semplificare il processo generale di autorizzazione e garantire condizioni di parità tra le imprese dell'UE e quelle di paesi terzi

martedì 6 marzo 2018 - Redazione Build News

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Negli ultimi 10 anni la principale normativa dell'UE sulle sostanze chimiche (“REACH”) ha migliorato sensibilmente la protezione della salute umana e dell'ambiente e ha promosso alternative alla sperimentazione animale. Forte di questo successo, ieri la Commissione europea ha proposto misure per agevolarne ulteriormente l'attuazione.

Le sostanze chimiche accompagnano ogni aspetto della nostra vita: al lavoro, ma anche nei beni di consumo come i capi di abbigliamento, i giocattoli, i mobili e gli elettrodomestici. Pur essendo essenziali nella vita quotidiana, alcune di queste sostanze possono comportare rischi per la salute umana e per l'ambiente. Nel riesame del REACH pubblicato ieri si legge che grazie al “regolamento concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche” (cioè il REACH), le imprese e le autorità dell'UE garantiscono l'impiego in sicurezza delle sostanze chimiche e la progressiva eliminazione delle sostanze pericolose.

El?bieta Bie?kowska, Commissaria responsabile per il mercato interno e l'industria, ha dichiarato:

REACH è la normativa in materia di sostanze chimiche più avanzata e completa al mondo e molte altre giurisdizioni hanno seguito l'esempio dell'UE in questo senso. Grazie a questa normativa l'industria dell'UE rende le sostanze chimiche più sicure per i cittadini e per l'ambiente. Dobbiamo sfruttare questo successo e fare in modo che i produttori dell'UE non si trovino svantaggiati rispetto alla concorrenza dei produttori di paesi terzi, in particolare garantendo che i prodotti importati rispettino la normativa dell'UE in materia di sostanze chimiche.

Gran parte degli europei – evidenzia il Commissario per l'ambiente Karmenu Vella - si preoccupa dell'esposizione a sostanze chimiche pericolose. Grazie al REACH, l'UE risponde in maniera valida a queste preoccupazioni, diffondendo informazioni sulle sostanze chimiche e proibendo le sostanze nocive sul mercato dell'UE. Il REACH è già fonte di ispirazione per la normativa in materia di sostanze chimiche in altri paesi; un ulteriore perfezionamento ci permetterà di tutelare ancora meglio la salute dei cittadini e l'ambiente.

I RISULTATI. Il REACH continua a produrre per gli europei risultati concreti tra cui:

- Prodotti più sicuri per i consumatori, i lavoratori e l'ambiente Grazie al REACH l'UE ha fatto dei passi avanti nella restrizione e nel divieto d'uso di determinate sostanze chimiche che possono essere nocive per la salute umana e per l'ambiente e ne ha avviato la sostituzione con alternative più sicure. Alcuni esempi:

a) divieto di sostanze chimiche nocive: sono state emesse 18 restrizioni per diversi gruppi di sostanze come il cromo, il nickel e il piombo nei prodotti di consumo, il bisfenolo A, un interferente endocrino, negli scontrini di cassa e i composti di nonilfenolo, tossici per l'ambiente acquatico, nei prodotti tessili.

b) sostituzione delle sostanze più pericolose (“sostanze estremamente preoccupanti”) con alternative più sicure: finora sono state individuate 181 sostanze chimiche che possono avere gravi ripercussioni sulla salute umana e sull'ambiente e 43 sono state inserite nell'“elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione REACH”; ciò significa che le imprese devono ottenere un'autorizzazione per l'uso di queste sostanze, le quali a loro volta vengono gradualmente eliminate man mano che diventano disponibili alternative adeguate.

- Contro la sperimentazione animale: il REACH promuove metodi alternativi alla sperimentazione animale per la valutazione dei rischi legati alle sostanze chimiche, riducendo così la necessità di esperimenti di questo tipo. Tra il 2012 e il 2016 la Commissione ha stanziato circa 40 milioni di euro all'anno per sostenere la ricerca di metodi alternativi.

- Una raccolta dati completa per la sicurezza delle sostanze chimiche sul mercato unico dell'UE: a oggi la procedura di registrazione REACH ha permesso di raccogliere informazioni su oltre 17 000 sostanze tramite 65 000 fascicoli di registrazione delle principali sostanze chimiche prodotte e utilizzate nell'UE, migliorando così la comunicazione e la trasparenza nella catena di approvvigionamento e permettendo all'Europa di affrontare meglio i rischi legati alle sostanze chimiche e di approfondire l'armonizzazione del mercato interno dei prodotti chimici.

LE MISURE PROPOSTE DA BRUXELLES. Per tutelare ancora meglio i consumatori, i lavoratori e l'ambiente, la Commissione europea propone diverse misure concrete per migliorare l'attuazione della normativa REACH. Queste misure sono volte a migliorare la qualità dei fascicoli di registrazione presentati dalle imprese, semplificare il processo generale di autorizzazione e garantire condizioni di parità tra le imprese dell'UE e quelle di paesi terzi. La Commissione intende continuare a sostenere le PMI nel loro sforzo di conformarsi alla normativa e di rafforzare l'applicazione di quest'ultima da parte delle autorità nazionali.

La Commissione auspica inoltre di aumentare la coerenza del regolamento REACH con la normativa in materia di tutela dei lavoratori e sui rifiuti. Per maggiori informazioni clicca qui.

PROSSIME TAPPE. La Commissione discuterà i risultati e le azioni di follow-up del secondo riesame del REACH con il Parlamento europeo, gli Stati membri e le parti interessate nel quadro di una conferenza pubblica prevista per il mese di giugno 2018.

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