Tecnologie innovative

Regolare la temperatura interna degli edifici con i materiali a cambiamento di fase microincapsulati

I materiali a cambiamento di fase microincapsulati possono aiutare a regolare la temperatura nelle stanze senza carburante né elettricità

martedì 17 marzo 2015 - Redazione Build News

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A causa dell’applicazione di normative sull’efficienza energetica a livello globale, l'utilizzo di materiali a cambiamento di fase microincapsulati (mPCM) nel settore dell’edilizia e delle costruzioni sta accelerando. 

Gli mPCM (anche detti nanoPCM) sono costituiti da materiali a cambiamento di fase (PCM) con aggiunta di nanoparticelle al fine di incrementarne la capacità di accumulo e la diffusività termica. La selezione delle nanoparticelle è fatta sulla base della loro compatibilità con i PCM scelti e la loro potenziale capacità di incrementarne le caratteristiche di capacità e diffusività termiche. In particolare, nanoparticelle a base di ossidi di metallo come SiO2, Al2O3 e un mix di SiO2-Al2O3 mostrano un effetto importante sull’incremento del calore specifico dei nanoPCM.

Gli mPCM possono aiutare a regolare la temperatura nelle stanze senza usare carburante né elettricità, uno dei motivi principali per cui questa tecnologia sta guadagnando rapidamente popolarità.

MERCATO. Una nuova analisi di Frost & Sullivan, intitolata “Microencapsulated Phase Change Materials (mPCM) Market in Building and Construction—Outlook and Trends”, rileva che il mercato ha prodotto entrate per 56 milioni di dollari nel 2013 e stima che questa cifra raggiungerà quota 111,4 milioni di dollari nel 2018. 

I materiali a cambiamento di fase microincapsulati possono fornire una massa termica negli edifici caratterizzati da una massa materiale e un peso ridotti, regolando la temperatura, rendendoli adatti agli edifici compatti e leggeri, - afferma Raghu Tantry, analista di Frost & Sullivan. - L’attenzione agli edifici green ha anche aumentato i prodotti utilizzati nell’ambito delle costruzioni che incorporano gli mPCM. 

La crescita del mercato dipenderà primariamente da quanto le nuove tecnologie mPCM saranno adatte alla commercializzazione. Gli investimenti nella ricerca e sviluppo (R&D) saranno cruciali, e la risoluzione di eventuali blocchi dello sviluppo rallenterà i tempi di commercializzazione. 

Le carenze degli standard impiegati e delle misure di controllo rappresenteranno un’ulteriore sfida. L’integrazione dei materiali a cambiamento di fase (PCM) nei prodotti per l’edilizia e le costruzioni ha fatto sorgere l’esigenza di nuovi standard e misure di controllo. Si prevede inoltre che lo sviluppo di metodi di test migliori richiederà del tempo. 

Gli mPCM organici costano molto di più dei PCM inorganici, fatto che scoraggia gli utenti dall’incorporare i materiali a cambiamento di fase microincapsulati nei propri prodotti. Altri fattori che influenzano l’adozione sono le preoccupazioni relative alla sicurezza in caso di incendio, per l’uso di paraffina come PCM, e gli stringenti controlli normativi e ambientali sui materiali per l’edilizia. 

Formare alleanze con fornitori di tecnologia e architetti potrebbe aiutare a sviluppare rapidamente un portfolio di mPCM per i progetti completati, e a favorire una più profonda comprensione delle esigenze dei clienti in mercati specifici, - raccomanda Tantry. - Anche offrire un servizio di supporto tecnico e di assistenza al cliente sarà fondamentale per il successo dei fornitori di MPCM in questo mercato.

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