Si è svolta oggi, presso la Sala Regina di Montecitorio, la presentazione della Relazione Annuale dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Il Presidente Giuseppe Busia ha illustrato alla presenza del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico e del Ministro della Giustizia Marta Cartabia, le attività più rilevanti dell’Autorità svolte nel corso del 2020. Il Presidente Busia nel suo intervento ha illustrato anche le linee di indirizzo del Consiglio dell’Anac, anche riguardo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Contratti pubblici, nel 2020 saliti a 179 miliardi
Nel 2020 il valore complessivo dei bandi di contratti pubblici, aventi importo pari o superiore a 40.000 euro, si è attestato poco sotto i 178,8 miliardi di euro, dato superiore dell’1,7% rispetto a quello del 2019 nonostante l’inevitabile rallentamento causato dalla pandemia.
Rispetto al 2019 sono in crescita il settore dei lavori e delle forniture (rispettivamente +52,8% e +11,7% come importo dei bandi) mentre è in calo quello dei servizi (-30,7%).
Prosegue, quindi, la crescita del mercato iniziata nel 2017 subito dopo l’entrata in vigore dell’attuale Codice dei contratti pubblici (D. Lgs. n.50/2016): rispetto ai dati del 2016 si registra un incremento nel valore complessivo degli importi a base d’asta dei bandi pari a circa il 75%.
In aumento il ricorso all’affidamento diretto
A partire dal 2019 (con il decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, c.d. “Sblocca cantieri”, convertito con la Legge 14 giugno 2019, n.55 prima, e con il decreto-legge 16 luglio 2020, n.76 c.d. “Semplificazioni”, convertito con la Legge 11 settembre 2020, n. 120) sono state introdotte una serie di modifiche temporanee all’art. 36 del Codice dei Contratti, relativo alle procedure di affidamento dei contratti sotto soglia comunitaria, ampliando, per tale tipologia di appalti, le soglie di utilizzo dell’affidamento diretto e delle procedure negoziate senza bando.
Analizzando l’impatto di tali semplificazioni in particolare sul settore dei lavori (che è quello maggiormente interessato) su base semestrale, si osserva che il ricorso all’affidamento diretto per le gare fino a 150.000 euro, e alla procedura negoziata senza bando per le gare tra i 150.000 euro e la soglia comunitaria, si è incrementato nel corso del tempo sia in termini congiunturali – fatta eccezione per il 1° semestre 2020 che ha sofferto del calo dovuto alla pandemia - che tendenziali.
In particolare, nel 2° semestre 2020
• l’affidamento diretto è stato scelto nel 64,6% delle gare fino a 150.000 euro, per un controvalore triplo sul 1° semestre 2019 e doppio sul 2° semestre 2019 in termini di importo complessivo delle gare;
• la procedura negoziata senza bando è utilizzata in più di 3 gare su 4 di importo compreso tra 150.000 euro e 1 mln euro, per un controvalore doppio sul 1° semestre 2019 in termini di importo complessivo delle gare;
• nelle gare di importo compreso tra 1 milione di euro e la soglia comunitaria, dove la semplificazione normativa è più incisiva, si è fatto ricorso alla procedura negoziata senza bando in poco più della metà dei bandi, per un controvalore 7 volte maggiore di quello del 1° semestre 2019 e doppio rispetto al 2° semestre 2019.