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Renzi annuncia la proroga del Bonus Mobili

Allo studio una stabilizzazione fino al 2020

mercoledì 15 aprile 2015 - Erika Seghetti

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Dopo l'anticipazione del viceministro allo sviluppo economico e al commercio estero Carlo Calenda, la conferma del premier Matteo Renzi: “E’ nelle intenzioni dell'esecutivo conformare il bonus mobili anche nella prossima legge di stabilità”. La notizia, ufficializzata in occasione dell'inaugurazione del Salone del Mobile di Milano, avvenuta ieri 14 aprile, apre anche a una stabilizzazione dell'incentivo fino al 2020. Una richiesta avanzata da tempo dal presidente di Federlegno Arredo, Roberto Snaidero, insieme a quelle di agevolare l’accesso alle giovani coppie, slegandolo dalla ristrutturazione e di prevedere un plafond di spesa di € 10.000 ma cumulato con quello della ristrutturazione quindi 96.000 + 10.000, da suddividere secondo le necessità. Con l'obiettivo di ampliare la platea dei beneficiari, che secondo le stime dell’Agenzia delle entrate, sono stati, con aggiornamento al secondo semestre 2013, 176.000.

Come più volte abbiamo evidenziato è innegabile che il bonus mobile è stato uno strumento salvifico per il mercato nazionale dell'arredo, e per l'economia in generale, in un periodo di forte contrazione. Secondo alcune stime, il giro d’affari generato dall’incentivo del bonus mobili è di circa 3,5 miliardi di euro.

Cos'è il Bonus Mobili e come si ottiene: il Vademecum di Federlegno, Federemobili e ANGAISA

In vista della proroga e della probabile estensione, val la pena ricordare cos'è il Bonus mobile riproponendo il Vademecum operativo (IN ALLEGATO) redatto da FederlegnoArredo, in collaborazione con Federmobili e ANGAISA, che - aggiornato al 15 febbraio 2015 - contiene le novità per il 2015 e i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate.

CONTENUTI. Oltre a spiegare cos'è il Bonus Mobili, la guida dà indicazioni in merito ai beneficiari e all'arco temporale dell'agevolazione. Inoltre, elenca gli interventi di recupero del patrimonio edilizio a cui il Bonus è collegato e i beni agevolabili. 
Tra questi troviamo:
 1.    Mobili/Arredi. Rientrano tra gli “arredi” agevolabili, a titolo esemplificativo, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, cucine, mobili per il bagno, arredi per esterno, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione (lampade da tavolo e da terra, lampadari, appliques etc) che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni, di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo. Sono inclusi nell’agevolazione i mobili nuovi realizzati su misura, mentre restano esclusi dal bonus i mobili usati acquistati da venditori privati, antiquari e rigattieri.
 2.    Grandi Elettrodomestici. Rientrano nei grandi elettrodomestici, di classe energetica non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, a titolo esemplificativo: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. Possono essere agevolate solo le spese sostenute per gli acquisti di grandi elettrodomestici nuovi.

È possibile portare in detrazione anche arredi ed elettrodomestici acquistati all’estero, purchè pagati tramite bonifico bancario cosiddetto “parlante”, oppure mediante carta di credito o bancomat.

Come documentare le spese

Le spese sostenute dovranno essere documentate attraverso opportuna documentazione attestante l’effettivo pagamento (ricevute dei bonifici, ricevute di avvenuta transazione, di pagamento tramite carta di credito o bancomat, documentazione di addebito su conto corrente), così come le fatture di acquisto dei beni con la usuale specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti.

Se il destinatario del bonifico è un soggetto non residente e non dispone di un conto corrente italiano, il pagamento dovrà essere eseguito attraverso un ordinario bonifico internazionale (bancario o postale) e dovrà riportare il codice fiscale del beneficiario del Bonus Mobili, la causale del versamento e il codice identificativo del fornitore, eventualmente attribuito dal paese estero.??La ricevuta del bonifico dovrà essere conservata unitamente agli altri documenti richiesti, per essere esibita in sede di controllo.

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