“Durante i mille giorni abbiamo fatto molto per il fotovoltaico ma ne abbiamo parlato poco”. Lo ha dichiarato l'ex premier Matteo Renzi che si trova in questi giorni in California, in visita nella Silicon Valley.
“Dire che il governo Renzi ha aiutato il fotovoltaico è falso. In ogni caso si può sempre cambiare idea e ne saremmo tutti felici”, replica in una nota Italia Solare.
“Con il governo Renzi il fotovoltaico ha toccato i minimi storici degli ultimi anni e non solo per immobilismo o indifferenza ma per una serie di interventi che appaiono deliberatamente contro il fotovoltaico, le altre rinnovabili e l’efficienza energetica.
Appena insediato, nel 2014, è stato emanato il Decreto Spalmaincentivi, che ha tagliato retroattivamente gli incentivi agli impianti di potenza superiore ai 200 kWp. Moltissime aziende, a causa delle impreviste minori entrate, si sono trovate in grande difficoltà, soprattutto coi pagamenti delle rate dei finanziamenti.
Nel 2015 ha preso forma un altro provvedimento scandalosamente contro il fotovoltaico e l’efficienza energetica: la riforma delle tariffe elettriche che, come risulta dagli stessi documenti dell’Autorità per l’Energia, causa aumenti delle bollette del 10-30% per 17 milioni di famiglie, in particolare per le meno abbienti. Una riforma che incentiva lo spreco energetico, contro ogni principio di buon senso e pure in antitesi con le raccomandazioni comunitarie.
Nel 2016 sono stati tolti gli impianti fotovoltaici dalla lista degli interventi che possono beneficiare dei certificati bianchi, che rappresentavano gli unici aiuti per chi non poteva usufruire, a causa di un basso reddito, della detrazione fiscale.
Inoltre durante il governo Renzi più volte i Sistemi di Distribuzione Chiusi (SDC), che permettono di sfruttare al meglio gli impianti fotovoltaici rendendoli utilizzabili da più utenti, sono stati bocciati.”
L'associazione Italia solare “è disponibile a un incontro con tutte le parti politiche per presentare criticità, proposte di soluzioni e idee per lo sviluppo di un settore che ha tutte le caratteristiche per essere l’asse portante di un nuovo modello di sviluppo economico”.