Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti segnala che è online il Primo Rapporto “Osservatorio RUP 2023 - criticità, soluzioni e fabbisogni formativi” realizzato dal MIT, in collaborazione con SNA, IFEL e ITACA e con il piano nazionale di formazione per la professionalizzazione del Rup (PNRR Accademy).
Il Rapporto è stato elaborato sulla base dei risultati di un’indagine (svoltasi nel febbraio 2023) che ha coinvolto, per la prima volta in Italia, quasi 10mila Responsabili Unici del Procedimento che hanno compilato i questionari proposti.
Focus sulle principali criticità che incontrano i RUP italiani
Questa platea numerosissima di addetti ai lavori ha consentito di mettere a fuoco le principali criticità che incontrano i RUP italiani nelle diverse fasi dei procedimenti, oltre a definire le proposte che potrebbero permettere il superamento di tali difficoltà e i fabbisogni formativi in risposta ai quali creare percorsi specifici.
Suggerimenti e proposte
Per questo, all’interno del Rapporto emergono suggerimenti e proposte da parte dei RUP in merito alla gestione degli appalti e delle concessioni di lavori pubblici, forniture e servizi e all’attuazione degli interventi, con un’attenzione particolare alle principali criticità riscontrate per ciascuna fase del procedimento e alle competenze possedute e necessarie per lo svolgimento delle proprie attività: in particolare, sono state analizzate non solo le diverse fasi della procedura d’appalto (affidamento, programmazione, progettazione ed esecuzione), ma anche quelle “soft skills” necessarie ad una completa professionalizzazione del buyer pubblico.
Percorsi formativi
Anche alla luce dell’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti, efficace dal 1 luglio 2023, il lavoro di ricerca evidenzia, in termini quantitativi e qualitativi, le principali traiettorie necessarie per la definizione di futuri percorsi formativi, destinati al personale delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, erogati dalla PNRR Academy.
Snellire gli adempimenti burocratici
Lo stesso Rapporto rileva la necessità di continuare a lavorare sullo snellimento degli adempimenti burocratici amministrativi, a cui fa riferimento anche il nuovo Codice Appalti, così come si rileva il progressivo ricorso alla digitalizzazione dell’intero ciclo di vita della commessa pubblica.
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